Raccontare il territorio: conoscere il passato, progettare il futuro. Cerimonia di conferimento del Premio di laurea “Angelo e Sergia Ferro per la cultura padovana” (VI ed.)
Venerdì 8 novembre 2024, presso l’Aula Nievo di Palazzo Bo si è tenuto “Raccontare il territorio: conoscere il passato, progettare il futuro”, con l’occasione del conferimento della sesta edizione del “Premio Angelo e Sergia Ferro per la cultura padovana”.
L’incontro è stato aperto da Anna Soatto, Presidente dell’Associazione Padova e il suo Territorio ETS, Giada Caudullo, Consigliera dell’Associazione degli Alumni dell’Università di Padova.
Giorgio Ronconi, Direttore Rivista “Padova e il suo Territorio“, ha condiviso con il pubblico dei ricordi di Angelo e Sergia Ferro, mettendo in risalto alcuni aspetti della loro qualità umana.
Il Professor Antonio Rigon, già docente ordinario di Storia Medievale presso l’Ateneo Patavino e Presidente della Commissione giudicatrice, ha presentato i lavori pervenuti in questa sesta edizione e motivato le scelte della Commissione.
Alumno in Filologia Moderna, Alessandro Benedusi è il vincitore della 6° edizione del Premio di Laurea con la sua tesi magistrale intitolata “L’Armoriale Cittadella – Araldica del Seicento padovano. Uno studio filologico, storico e documentario sulla “inedita” Descrittione di Padoa di Andrea Cittadella (1605),” nella quale ricostruisce, con metodo filologico, la composizione dell’armoriale messo assieme da Cittadella attraverso informazioni dirette attinte dalle famiglie abbienti del territorio.
Sono state valorizzate anche le tesi dei due menzionati speciali:
- Anna Contarin per la tesi di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura “Progettare la soglia. Riconnessione di realtà contigue: il giardino Treves e l’azienda ospedaliera.”
- Alessio Flaibani per la tesi di laurea magistrale in Scienze archeologiche “Analisi del popolamento e dell’organizzazione del territorio nell’area compresa tra Colli Euganei, pianura patavina meridionale e Polesine dal Bronzo Finale alla prima Età del Ferro.”
Il bando si pone come obbiettivo la valorizzazione di tesi di alto profilo, che offrano spunti di ricerca e contributi innovativi su argomenti riguardanti la storia, l’arte e la cultura legate alla città di Padova e del suo territorio.
Antonio Rigon
Segue poi un dialogo moderato dal Professor Donato Gallo, Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’Antichità dell’Università degli Studi di Padova, con i giovani autori e autrici delle migliori tesi selezionate per il Premio.
Alessandro Benedusi, parlando della sua tesi, spiega la difficoltà nel spiegare ad un grande pubblico il linguaggio araldico:
L’araldica ha un linguaggio codificato che varia però il suo punto in comune è quello di basarsi sulla semantica dei simboli: c’è una simbologia sottesa che è immediata. Chiunque abbia alzato gli occhi su questi stemmi [dell’Aula Nievo] sa cogliere perfettamente che c’è un messaggio dietro la pura e semplice bellezza artistica.
Alessandro Benedusi
In conclusione, Edoardo Narne, professore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale – ICEA, ha condiviso le difficoltà nell’insegnare progettazione al di fuori dell’aula. Ha inoltre condiviso cosa significhi progettare per il futuro nella pratica: gli studenti di Ingegneria Edile-Architettura hanno potuto partecipare a progetti di rigenerazione urbana ai quali gli grazie alla collaborazione con il Dott. Renzo Piano (Progetti G124).
Parlando della tesi vincitrice e delle due menzionate speciali, ha detto:
Sono tesi che hanno questa visione “strabica”: con un occhio guardano al passato e con l’altro al futuro. Questo sguardo strabico ci permette di aiutare i nostri contesti, i nostri luoghi a riqualificarsi e le nostre comunità a ricostruire una piccola identità, aiutandoli anche nelle proprie fragilità.
Edoardo Narne