L’Associazione degli Amici per l’ottocentenario dell’Università di Padova

25 Novembre 2020 Associazione Alumni_admin Categories news

Il 17 novembre 2020 si è tenuto l’incontro online “Gli 800 anni dell’Ateneo di Padova: un ambizioso traguardo per il territorio“, un’occasione per avvicinarsi alle attività dell’Associazione degli Amici dell’Università di Padova, da trent’anni a fianco dell’Ateneo.

In questa serata il pubblico ha potuto conoscere da vicino alcuni dei progetti cardine in cui l’Associazione è impegnata a sostegno dell’Università e del territorio, nell’ambito delle iniziative di celebrazione dell’ottocentenario dell’Ateneo il prossimo 2022.

L’anniversario sarà infatti un’occasione importante per valorizzare nella sua totalità il patrimonio dell’Università di Padova: l’Associazione degli Amici, tra le altre progettualità, si impegnerà infatti a finanziare gli allestimenti del nuovo Museo dell’Orto Botanico, oltre che a perpetrare una tradizione decennale, quella del sostegno alla creazione delle Oselle natalizie.

Le Oselle Natalizie: serie “oselle d’artista”

Dopo i saluti introduttivi di Enrico Del Sole Presidente dell’Associazione degli Amici, Annalisa Oboe, Prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere dell’Ateneo patavino, ha presentato la collezione delle Oselle natalizie per l’ottocentenario. Una tradizione che richiama “festa e bellezza” quella dell’osella, dal 1990 regalo del Magnifico Rettore al corpo docente e ad altre autorità durante i consueti saluti di Natale.

Le 5 oselle per gli 800 anni (dal 2018 al 2022) sono un progetto particolare rispetto alle originarie monete celebrative degli anni precedenti: “con loro si è voluto dare un’altra immagine all’attesa dell’anniversario del 2022, volevamo fosse un’immagine con forte carica simbolica e dedicata ai momenti fondanti della nostra storia e ai temi portanti dell’identità culturale dell’Ateneo, come la lotta all’autoritarismo (la libertas) o la nascita del metodo scientifico e della medicina cosiddetta “moderna””.

Esemplari da collezione, realizzate in vetro di Murano e affidate all’opera di artisti contemporanei. Per il biennio 2018-’19 ne ha curato la realizzazione l’artista veneziana Laura de Santillana, mentre l’osella “La Laurea di Elena” del 2020 dedicata ad Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata al mondo all’Università di Padova, è affidata al design dell’artista Alice de Santillana e alla realizzazione del maestro vetraio Simone Cenedese.

L’Orto Botanico di Padova: dalle origini alla creazione del Museo dedicato

L’incontro prosegue con l’intervento di Barbara Baldan, Prefetto del Centro Ateneo “Orto Botanico” dell’Università degli Studi di Padova, per raccontare con un tuffo nel passato l’Orto Botanico, contesto dove si espleterà l’impegno dell’Associazione degli Amici dell’Università per le celebrazioni degli ottocento anni.

L’Orto nasce nel 1545 come “hortus simplicium”, frequentato dagli studenti di medicina per riconoscere le piante medicinali e studiarle dal vivo: “un metodo che sin dalle origini rispecchia la volontà, lungimirante per l’epoca, di fare ricerca”. L’Orto Botanico è il più antico universitario che ha mantenuto nel tempo la sua struttura originaria e ancor oggi è utilizzato per scopi didattici e di ricerca.

Nel tempo l’orto accolse anche una biblioteca ed un erbario (1835) con circa settecentomila esemplari di piante: “Nei quasi cinque secoli di storia è stato testimone della volontà del territorio di fare ricerca botanica” prosegue la professoressa Baldan “diventando modello per molti altri orti botanici del mondo ed entrando nel 1987 nella lista del Patrimonio mondiale UNESCO”.

Oggi la collezione dell’erbario dell’orto botanico avrà nuova vita tramite interventi di risanamento conservativo e la realizzazione di allestimenti contemporanei che ammoderneranno il Museo botanico e la Spezieria preesistenti.

Come ha raccontato Giovanna Valenzano, Prorettrice al patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’ateneo, “[…] il progetto del nuovo museo botanico collegherà ancor di più ricerca scientifica, Università e territorio. L’Associazione degli Amici, nel più ampio progetto di ristrutturazione dell’edificio, ha finanziato nello specifico i nuovi allestimenti, la spezieria donata dal farmacista dott. Maggioni, e la Biblioteca “Pinali Antica”, i cui lavori di realizzazione si concluderanno nel 2021-’22”.

L’Università e il Territorio: una sinergia crescente

Nella seconda parte dell’incontro, una tavola rotonda condotta da Giampietro Beltotto, Presidente del Teatro Stabile del Veneto, ha visto il dialogo tra importanti istituzioni locali e rappresentanti del mondo del credito, del commercio e della produzione.

“L’Università di Padova è uno dei più grandi asset della città, motore di sviluppo culturale sociale ed economico”, queste le parole di Gilberto Muraro, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. “Nelle voci di spesa della Fondazione da me presieduta, la ricerca è primaria” commenta Muraro “[…] la compenetrazione tra nucleo del sapere e città operosa negli ultimi vent’anni è sempre più forte, grazie anche all’esistenza di realtà come quella di Associazione degli Amici, di ponte tra industria e conoscenza” Secondo il prof. Muraro “[…] le attività culturali dell’Ateneo non sono indirizzate solo agli studenti ma a tutta la cittadinanza, creano una sensazione di “appartenenza dilatata” dei cittadini alla loro città”.

Segue l’intervento di Antonio Santocono, Presidente Camera di Commercio I.A.A. di Padova: “[…] la coesione tra istituzioni, enti, associazioni e mondo delle imprese deve da un lato sfruttare lo slancio delle progettualità per le celebrazioni degli ottocento anni dell’Ateneo per far crescere il territorio; dall’altro l’Università dev’essere il vero motore di ripartenza dall’attuale situazione emergenziale attraverso l’intermediazione della Camera di Commercio, del sistema Associativo e di tutte le associazioni di categoria”.

Massimo Finco, Past President Assindustria Venetocentro, sostiene la necessità di una “[…] maggiore permeabilità e interazione tra i due mondi, universitario e industriale. Le imprese hanno capito che l’obiettivo non è solo “fare i numeri”; sopra ogni cosa il valore fondamentale è rappresentato dalla cultura e dalle idee. L’Università dovrebbe essere un elemento di grande stimolo, deve essere un luogo dove si crea pensiero libero, dove si crea pensiero anche alternativo, dove si esprimono pareri e idee che dissentono o si dissociano dal comune pensiero. Padova è nata perché 800 anni fa molti dissentivano da un pensiero che sembrava quello giusto e hanno creato un luogo dove si poteva avere un pensiero diverso. Noi imprese sentiamo forte il bisogno di connessione” e, continua “l’Ateneo è un mezzo per essere presenti e avere valenza a livello globale, per creare il pensiero del “domani” e raccogliere le sfide contemporanee per innovarsi e poter competere con le grandi imprese mondiali”.

Conclude l’incontro il Magnifico Rettore Rosario Rizzuto: “L’Università a Padova è sempre stata riconosciuta come una voce autorevole nella città […] è luogo della scienza e dell’approfondimento; è la sede della ricerca applicata e fondamentale, con impatto diretto sulla vita della società. Il contributo dell’Ateneo è tangibile anche solo ripensando alla presenza delle migliaia di studenti che la popolano e che danno uno spirito e una vivacità del tutto caratteristici alla città”.

 

Rivedi l’incontro:

 

Rassegna stampa

Comunicato Stampa
PadovaOggi_16112020
Massimo Finco_800 anni dell’Ateneo di Padova
• TGR Veneto

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