
Bigarella Chiara
Sviluppatrice Software per il CERN | Agosto 2018
Laurea in Informatica
“Quando in quarta superiore sono andata ad ascoltare due ricercatori del CERN che parlavano degli esperimenti a cui stavano lavorando, ne sono rimasta affascinata. Ma mai avrei pensato che un giorno avrei lavorato qui anche io!”
La storia di Chiara Bigarella, vicentina classe 1991, è impermeata da un’immensa passione per la scienza, che l’accompagna da sempre.“Mi ha sempre incuriosito capire come funzionano le cose” racconta Chiara, che sin da piccola si chiedeva come funziona un computer o una televisione.
Sviluppatrice software per il CERN (Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare) inizia dapprima come programmatrice in una Startup per poi passare a lavorare in una multinazionale che si occupa di consulenza informatica. “Entrare in contatto con realtà così diverse tra loro – racconta Chiara – mi ha fatto prendere consapevolezza delle diverse dinamiche aziendali e mi ha portato ad apprezzare i punti di forza di entrambe. Ma l’esperienza che ritengo in assoluto più importante per la mia crescita professionale l’ho fatta all’università: nel giugno 2016 ho vinto il bando per una borsa di studio per lo sviluppo di un tool web per l’analisi e l’esplorazione interattiva di dati genomici, presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova. Qui ho avuto l’opportunità di lavorare al fianco di persone eccezionali, da cui ho potuto imparare molto”. Esperienza quest’ultima che è risultata di fondamentale importanza per qualificarsi nell’attuale posizione lavorativa al CERN di Ginevra.
Impegno e determinazione: gli anni universitari
Lunghe giornate passate in biblioteca a studiare e meravigliose amicizie nate con i compagni di corso: questi i ricordi più vividi degli anni trascorsi all’Università di Padova, durante il suo percorso di laurea in Informatica: “dell’Università – racconta – mi porto dietro tutta la conoscenza che mi ha trasmesso, che è davvero tanta, e le basi solide su cui ora sto costruendo la mia carriera professionale […] mi ha insegnato a non arrendermi alle prime difficoltà, ad andare avanti”. Il consiglio che dà a studenti e neo laureati è proprio quello di insistere e non mollare mai, non accontentandosi del primo lavoro che si trova una volta laureati: “con l’impegno e la determinazione si possono raggiungere i propri obiettivi, anche se all’inizio ci possono sembrare lontani, quasi irraggiungibili”.
Traguardi, quelli di Chiara, in continuo divenire e frutto anche di un metodo di studio efficace assorbito sin dai tempi delle superiori al Liceo Quadri di Vicenza, che le torna sempre utile quando è alle prese con nuove tecnologie o problematiche da risolvere, sfruttandolo nel quotidiano perché, afferma “è sbagliato pensare che dopo la laurea non si debba più studiare. Il corso di laurea in Informatica dell’Università di Padova dà delle ottime basi non solo in ambito teorico, ma anche a livello più pratico. L’esame di Ingegneria del Software e lo stage curricolare previsto al termine del percorso accademico sono di fondamentale importanza per l’avvicinamento dello studente al mondo del lavoro.
Questo aspetto sembra essere molto apprezzato dalle aziende che cercano persone che sappiano applicare la teoria imparata all’Università nella risoluzione di problemi concreti, ma soprattutto cercano persone che sappiano lavorare in team. Credo che la facoltà di Informatica risponda bene a queste esigenze. In particolare, attraverso lo svolgimento di diversi progetti, i ragazzi imparano a lavorare in team più o meno grandi, affrontando problematiche via via più complesse”.
L’Associazione Alumni
Da residente all’estero Chiara accoglie con propositività la diffusione dell’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova anche oltre i confini nazionali, per creare sempre più coesione tra i laureati dell’ateneo patavino operanti all’estero: “Ritengo che i ‘Chapter’ esteri siano un’ottima iniziativa. Un’altra idea potrebbe essere far conoscere le possibilità che l’Università di Padova offre agli studenti che vogliono intraprendere un’esperienza di Erasmus in Italia, coinvolgendo studenti che hanno concluso un’esperienza Erasmus a Padova e Alumni referenti del Chapter locale”.
29 Agosto 2018