Strukul Matteo
Scrittore e Autore | Novembre 2017
Laurea in Giurisprudenza e Dottore di Ricerca in Diritto Europeo
Dal passato da giurista per arrivare al presente da scrittore
Un passato da giurista e un presente da scrittore. La storia di Matteo Strukul, autore della tetralogia di romanzi storici dedicati alla dinastia Medici, si muove fra questi due estremi. Che per Matteo, in realtà non sono così distanti. «Sono sempre stato un lettore vorace fin da bambino – commenta Strukul – ma gli anni a Giurisprudenza sono stati una grandissima palestra di scrittura. In quegli anni ho potuto forgiare e formare alcuni aspetti che poi sono confluiti nella mia estetica e nella mia tecnica letteraria. Penso all’influenza che hanno avuto le letture dei manuali di diritto del XIX secolo, ma anche alla serietà di approccio e alla cura dei dettagli che il diritto richiede, senza dimenticare la necessità di aspirare, sempre, ad essere chiari, sintetici ed efficaci. Inoltre, scrivendo romanzi storici ho beneficiato della capacità, indispensabile per un giurista, di fare ricerca e di studiare le fonti con estremo rigore. Giurisprudenza, infatti, non è una facoltà per pressappochisti».
Leggere è una costante necessaria per arrivare a diventare scrittori
La scrittura è quindi stata un elemento costante nella formazione di Matteo Strukul: dagli esami scritti al Bo alla stesura degli atti come praticante avvocato, dalla produzione di testi durante il dottorato in Diritto Europeo alla collaborazione con testate giornalistiche. Ma cosa fa di una persona che scrive uno scrittore? «Prima delle competenze è fondamentale l’approccio. Non ci si deve improvvisare, allo stesso modo nel quale non ci si può improvvisare ingegnere, avvocato, matematico. Quindi servono grande serietà, conoscenza impeccabile della lingua, essere stati lettori seriali fin da bambini. Soprattutto umiltà, perché quello per diventare scrittore è un percorso lungo: pubblicare un romanzo non fa di una persona uno scrittore. Ovviamente, in tutto ciò, è essenziale avere una storia e questa è la parte di talento che, tuttavia, si alimenta attraverso letture continuative di altri autori».
Bisogna farsi contaminare dalla nostra Università e saper “approfittare” di un sapere, una storia e una cultura uniche in Italia
Ma quali sono i consigli per chi sta studiando all’Università e si sta costruendo il proprio percorso di vita? «La forza dell’Università, soprattutto dell’Università di Padova – risponde Matteo – è l’apertura, la vocazione al confronto. Chi sta studiando a Padova ha la possibilità di entrare in contatto con un sapere, una storia, una cultura uniche in Italia. Quindi gli studenti devono “approfittare” di tutto questo, lasciarsi coinvolgere dalle infinite contaminazioni fra facoltà, dalla possibilità di confrontarsi con i professori e di respirare la loro passione, frequentare i tantissimi seminari. Gli anni universitari, quindi, devono diventare un’esperienza totalizzante, che deve andare oltre il superamento dell’esame».
23 Novembre 2017