Padovani Paolo
Astronomo | Luglio 2016
Laurea in Astronomia
Sono stato il primo della mia famiglia a frequentare l’Università e questo è stato motivo di grande orgoglio e una forte spinta per ottenere ottimi risultati. Probabilmente è questo fattore ad avermi convinto a far domanda per una borsa di studio, che poi ho vinto, presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimora, negli Stati Uniti. Dovevo ancora finire il dottorato, ma questa occasione mi ha catapultato in un importantissimo istituto internazionale, permettendomi di entrare pienamente nel mondo della ricerca. Un mondo che avevo “incontrato” durante la preparazione della tesi di laurea: proprio in quei mesi ho scoperto l’ebbrezza del fare ricerca e ho capito che era quello che avrei voluto davvero fare nella vita. Allo Space Telescope Science Institute sono poi ritornato una seconda volta, dieci anni dopo, ma con un contratto della European Space Agency. I sei anni successivi sono stati molto fecondi, perché ho sviluppato una serie di competenze nel campo del supporto operativo alla ricerca astronomica. Questo mi ha permesso di moltiplicare le opportunità di carriera e di giungere, oggi, nel prestigioso European Southern Observatory di Monaco di Baviera.
Sono stati anni di intenso lavoro e di grandi soddisfazioni professionali che non sarebbero state possibili senza un bagaglio di conoscenze e di competenze che ho interiorizzato durante gli anni di studio a Padova. Penso, soprattutto, alla preparazione accademica che mi ha dato basi solide per il lavoro di ricerca. Il mio studio mi ha abituato all’approccio logico e razionale alla vita e ad esaminare i fatti in modo obiettivo. Questo è un modus operandi importante a tutti i livelli della vita sociale, ma che spesso – ahimè – non viene applicato.
Grazie all’Associazione Alumni oggi è possibile condividere il grande patrimonio di valori che molte persone hanno contribuito a diffondere in diversi ambiti dello scibile umano. Per questo sarebbe bello che si organizzassero conferenze tematiche, dove esperti di uno specifico campo possono raccontare la loro storia ad altre persone non necessariamente appartenenti allo stesso settore. Sarebbe una forma di “super divulgazione” che potrebbe portare molti stimoli e punti di vista diversi e inconsueti. Inoltre, si potrebbero rendere pubblici i nominativi di alcuni Alumni senior disposti a rispondere a domande con l’obiettivo di creare i presupposti per far nascere e crescere collaborazioni interdisciplinari. Ogni Alumno può essere parte attiva di questo network, rendendosi disponibile a essere contattato. I più giovani, inoltre, potrebbero utilizzare la rete di contatti dell’Associazione per ricevere consigli preziosi per il loro percorso professionale. In questo modo l’Associazione può diventare uno strumento di collaborazione fra le persone, un’agorà che sa creare sinergie fra le mille esperienze degli Alumni che ne fanno parte.
13 Maggio 2016