Polico Michele
CEO Young Digitals, Padova | Dicembre 2018
Laurea in Scienze della Comunicazione. Alumno protagonista di “Growth Hacking al microscopio“|6-12-2018
Michele Polico, classe 1985, è Fondatore e Chief Executive Officer di Young Digitals, studio creativo omnicanale che in meno di un decennio è diventato punto di riferimento per molti brand del Made in Italy, e non solo, per la capacità di sviluppare strategie digitali di comunicazione e campagne creative omnicanali.
“Più di quanto immaginavo”
“Il mio percorso professionale non è così complesso – racconta Polico, molto umilmente – dopo la laurea ho lavorato un anno e mezzo in un’agenzia di comunicazione e contemporaneamente ho aperto la partita iva per fare il consulente digitale, attraverso un blog mi sono fatto conoscere come consulente digitale e i clienti sono arrivati da soli, vuoi anche per il periodo particolare in cui mi sono inserito nel mercato del lavoro. Dopo un paio d’anni, quindi a 24 anni, ho fondato Young Digitals, che è l’azienda che tuttora porto avanti da 10 anni. All’inizio ho avuto ruoli anche in altre società, da cui poi sono uscito. Diciamo che i momenti importanti di Young Digitals di riflesso sono stati i momenti importanti per me e per la mia carriera”. Se chiediamo a Michele Polico cosa sognava di fare una volta concluso il percorso di studi a Padova risponde: “Ho fatto più di quello che mi immaginavo. Personalmente mi vedevo in qualche agenzia di comunicazione, magari a Milano, ma non pensavo che ne avrei aperta una mia come poi ho fatto, sulla spinta dell’entusiasmo e della voglia di creare e di dire la mia in un mercato affascinante e dinamico come quello della comunicazione”.
L’Università
Per Michele Polico gli anni universitari sono stati un periodo positivo, utili non solo a livello formativo ma anche personale, dove ha potuto allacciare amicizie: un momento di partenza per entrare nel mondo lavorativo. “L’Università trasmette competenze, informazioni e conoscenza; a livello di competenze una laurea triennale in comunicazione è utile per partire perché pone basi culturali solide e trasversali, insieme a quella è poi l’esperienza lavorativa sul campo che crea altre occasioni e fa la differenza. Quello all’Università di Padova è stato un percorso molto importante: ho un’ottima opinione della formazione data dall’Ateneo di Padova, noi assumiamo spesso persone che escono dal corso di laurea in Scienze della Comunicazione. L’importante è che si sappia da subito staccarsi dalla teoria, perché dai banchi alle scrivanie il lavoro è spesso completamente diverso.”
Consigli per chi studia Comunicazione
Ripensando agli anni universitari Polico racconta: “Secondo me un laureato in comunicazione non dovrebbe puntare solo su competenze tecniche e cercare di non prolungare troppo il percorso di studi: questa è una professione che cambia molto velocemente, e chi studia oggi si troverà probabilmente a fare un lavoro che nel momento in cui sta studiando ancora non esiste, o esiste in una veste diversa. Una triennale per me è meglio di una specialistica, ad esempio, perché è meglio entrare due anni prima nel mondo del lavoro. Un suggerimento che mi sento di dare agli studenti: fare amicizie e conoscere i propri compagni di corso: tra pochi anni saranno colleghi, clienti e fornitori”.
05 Dicembre 2018