The big tech theory Tecnologia ed emozioni possono trovare un legame e diventare pro-attive

Il “The Big Tech Theory” riempie le sale del Teatro Pio X

2 Novembre 2017 Associazione Alumni_admin Categories news

Lo scorso giovedì 26 ottobre, più di 450 studenti provenienti da diverse facoltà (ingegneria, medicina, psicologia, comunicazione) hanno riempito le sale del Teatro Pio X di Padova per assistere al “The Big Tech Theory: la tecnologia che emoziona”, il grande evento dedicato al rapporto tra tecnologia ed emozioni organizzato da JEst, in collaborazione con l’Associazione Alumni di Padova e la Fondazione CUOA.

Due filoni, uno dedicato alla tecnologia e uno alle emozioni, per dimostrare come questi due aspetti della nostra vita abbiano più di qualcosa in comune e siano legati da affinità elettive inaspettate.

Tecnologia ed emozioni possono trovare un legame e diventare pro-attive

L’obiettivo del Big Tech Theory, infatti, è stato quello di far scoprire le enormi potenzialità offerte oggi dalle nuove tecnologie, più forti e più efficaci se guidate da un essere umano che per natura agisce in base alle proprie emozioni. 

La giornata ha visto alternarsi sul palco tanti professionisti come testimoni di aziende ed enti che grazie a questo binomio hanno raggiunto il successo. Un’opportunità incredibile per centinaia di studenti universitari che hanno affollato il Teatro Pio X di Padova e ascoltato le voci di chi vive un futuro emozionante già oggi.

A Telmo Pievani, filosofo e docente di UniPD, il compito di introdurre il rapporto tra tecnologia ed emozioni: «L’evoluzione, soprattutto digitale, sta cambiando la nostra nicchia eco-culturale. La scienza dimostra l’esistenza nel nostro cervello di un emisfero emotivo e uno razionale, legati tra loro. Possediamo cervelli diversi in base alle tecnologie che ci hanno accompagnato nella crescita. La tecnologia fa parte di noi e ci influenza».

Cinque i protagonisti della giornata che hanno portato le loro esperienze di successo di fronte a un pubblico di giovani curiosi.

Il primo intervento è stato di Mick Odelli, CEO di DrawLight e Senso, che ha raccontato di come lui e il suo team siano riusciti, negli anni, a sviluppare tecnologie immersive e interattive (mixed reality, augmented reality, virtual reality, holograms, adaptive storytelling, neuroscience e vedo therapy) e ad applicarle e contestualizzarle nella vita quotidiana. «Essere elastici e capire per cosa è pronto il pubblico ora e domani – spiega Odelli – è fondamentale per adattarsi ai continui cambiamenti. Lavoriamo sempre su nuove tecnologie per fornirle quando il pubblico sarà pronto».

Fabiola Maria Bertinotti, Direttore Comunicazione Walt Disney Italia, e Fulvia Santi, Presidente di Medicinema Onlus, hanno invece presentato il loro progetto di cine-terapia (già presente al policlinico Gemelli di Roma e prossimamente al Niguarda di Milano) che ha lo scopo di portare la magia del cinema all’interno degli ospedali per far vivere momenti di sollievo, divertimento e speranza ai pazienti. «Raccontare emozioni è la missione della Disney – afferma la Bertinotti – e attraverso la tecnologia vogliamo toccare il cuore delle persone stimolando emozioni positive con effetti benefici. È così che il mezzo cinematografico diventa strumento terapeutico negli ospedali».

Il terzo intervento ha visto Giorgio Scarpelli, Chief Technology Officier & Innovation NNT DATA, parlare del forte e continuo impatto che la tecnologia avrà sulle persone in futuro e di come NNT DATA conduce ricerche su questo settore.

Ospite speciale del Big Tech Theory è stato Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo ad entrare nella Stazione Spaziale Internazionale e oggi scrittore. Protagonista di esperienze fortemente emozionali ad alto contenuto tecnologico nel suo percorso professionale, Guidoni ha portato il suo punto di vista sull’evoluzione rapida delle tecnologie e delineato uno scenario non molto lontano sull’essere umano nello spazio.

Un evento che ha offerto parecchi spunti di riflessione e, più in generale, ha dato agli studenti risposte e prospettive per superare i propri limiti e vivere meglio guardando al futuro, un’occasione di incontro stimolante che ha riscosso il grande interesse dei presenti e dell’attenzione pubblica.

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