“Innovation Factor: 6 talenti under 35 made in Padova”: il legame tra talento e innovazione

22 Maggio 2018 Associazione Alumni_admin Categories news

Durante la Padova Innovation Week abbiamo voluto approfondire il legame tra Innovazione e Talento con l’incontro ”Innovation Factor: 6 talenti under 35 made in Padova

Come far emergere e coltivare il talento? L’introduzione di Sebastiano Zanolli

Sebastiano Zanolli, scrittore e speaker ispirazionale, ha introdotto l’incontro. Il suo intervento approfondiva il senso del termine “talento”, fattore importantissimo per l’innovazione, ma che richiede allenamento e tenacia.
Utilizzando massime e parabole, partendo dal Vangelo e da Albert Einstein, passando per Steven King e Bobby Fisher, Sebastiano ha indicato tracce precise su come concretizzare il proprio talento, qualunque esso sia. Identificare i propri talenti tramite conferme “endogene” rispondendo a domande chiave come “Volevi farlo da sempre? Ti piace farlo? Lo faresti anche gratis?” ed altre “esogene” date dal riconoscimento del proprio talento da parte di soggetti esterni.
Rendere vivo e concreto il talento posseduto, sforzandosi con impegno, prima per “capire cosa fare”, poi per “fare”. Dedicando il tempo e lo sforzo necessari, basandosi su una forte motivazione e sul senso di responsabilità necessario a sopportare i sacrifici che ciò comporta. Soltanto così – secondo Sebastiano – sarà possibile “ridurre la distanza tra il risultato finale atteso ed il proprio potenziale”.

Voglia di imparare e di mettersi in gioco: la caratteristiche condivise dai 6 talenti under 35 made in Padova

Anche gli interventi dei brillanti talenti under 35 made in Padova sono stati molto apprezzati dal numeroso pubblico presente. Ognuno di loro è riuscito a comunicare efficacemente i punti essenziali del proprio successo.

Annagiulia Debattisti tra curiosità, flessibilità e costante desiderio di imparare

Annagiulia Debattisti, Senior Product Manager di HiRef, ha coltivato la propria passione per il mondo del condizionamento dell’aria grazie all’entusiasmo ed alla fiducia trasmessa dal professore che l’ha seguita durante la tesi ed il percorso post-laurea. Allo stesso tempo, ha ben precisato che, una volta individuata la propria vocazione: “È altrettanto importante non soffermarsi solo su quello che si ha imparato all’Università. Bisogna essere sempre curiosi, alla ricerca di nuove cose da conoscere e approfondire, quindi essere flessibili e aperti a quello che ogni diversa realtà o azienda richiede».

Luca Barbazza: oltre a flessibilità e passione ci vuole una buona dose di coraggio

Flessibilità e passione, due qualità sottolineate anche da Luca Barbazza, Co-Founder di PROROB. Ad esempio facendo scelte anche coraggiose, lasciando – come ha fatto Luca – una carriera accademica di rosee prospettive a New York, per tornare in Italia e fondare una Start-Up di successo.

Marco Avesani la sua esperienza dallo sviluppo alla sicurezza informatica

Marco Avesani, dottorando presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, fa parte del gruppo di lavoro d’avanguardia QuantumFuture. La sua esperienza nello sviluppo dei computer quantistici ha suscitato molto interesse e alcune domande su temi molto attuali, come le conseguenze pratiche sulla sicurezza informatica.

L’ascolto delle richieste è alla base del successo di una Start-Up per Andrea Voltan

Andrea Voltan, Co-Fouder del servizio di catering Chef YouWant, ha dato una testimonianza di quanto sia importante per una Start-Up adattarsi alle esigenze del mercato del lavoro per raggiungere il successo.

Grinta, entusiasmo, persone, idee, tempo e coraggio: elementi essenziali per Nicolò Spiezia

Nicolò Spiezia ha dato vita da qualche mese a Cleveral, una Start-Up che si occupa di sviluppare modelli di manutenzione predittiva, utilizzando Big Data e algoritmi di Machine Learning. Ha posto l’accento su alcune intuizioni preziose per creare un’azienda: “serve molta grinta ed entusiasmo, ma allo stesso tempo servono persone, idee, tempo e coraggio, ingredienti senza i quali è difficile partire.” Inoltre – secondo Nicolò – è necessario : “Essere curiosi e intraprendenti, cioè provare a fare cose nuove, anche rischiando che non escano perfette.”

Networking delle cose: le connessioni in una rete condivisa spiegate da Federico Chiariotti

Federico Chiariotti, dottorando del Gruppo SIGNET, DEI, dell’Università di Padova, ci ha dato un quadro aggiornato delle potenzialità del Networking “delle cose”, di come gli oggetti, le città e gli spazi condivisi siano sempre di più connessi all’interno di una rete condivisa.

 

Che si tratti di startup innovative, di nuove invenzioni o di percorsi di ricerca all’avanguardia, le caratteristiche comuni ai talenti presenti a “Innovation factor” sono soprattutto la costante voglia di imparare e di mettersi in gioco, quali che siano le difficoltà da superare.
Il talento, alla fine, è quel “fattore X” mutevole e nascosto che  va sempre compreso, coltivato e stimolato per arrivare a scoprire, costruire e inventare l’elemento innovativo in ogni storia di successo.

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