«Nell’ombra del poeta». Quasimodo traduttore dell’Antologia Palatina | Elena Villanova
Lunedì 19 novembre 2018 alle ore 16.00 nell’Aula Magna del Collegio Morgagni via San Massimo 33, Padova Elena Villanova, Alumna della Scuola Galileiana di Studi Superiori, terrà un seminario dal titolo
«Nell’ombra del poeta». Quasimodo traduttore dell’Antologia Palatina” organizzato da Alumni Scuola Galileiana di Studi Superiori, Università degli Studi di Padova e Fondazione Cariparo.
L’incontro è aperto al pubblico, fino ad esaurimento dei posti a sedere
ABSTRACT
Nel 1958 uscì, nella traduzione dell’ormai prossimo premio Nobel Salvatore Quasimodo, Il fiore dell’Antologia Palatina.
Le carte preparatorie dell’edizione (698 tra manoscritte e dattiloscritte) sono conservate presso il Centro Manoscritti di Pavia e danno conto di un lungo e laborioso processo di traduzione.
È possibile dimostrare che 34 di queste carte, cioè quelle che contengono la prima redazione in prosa del testo, non sono tuttavia attribuibili all’officina di Quasimodo: la mano è di Caterina Vassalini, figura di punta della Verona di quegli anni e professoressa di materie classiche al liceo Maffei.
Fondamentali per la ricostruzione del rapporto professionale e umano intercorso tra la Vassalini e Quasimodo, e soprattutto delle dinamiche che hanno portato alla realizzazione del Fiore, si sono dimostrate poi 172 lettere inedite della studiosa al poeta, conservate a Milano presso l’archivio privato del figlio di lui, Alessandro Quasimodo.
Queste carte dimostrano infatti che la Vassalini partecipò attivamente alla selezione degli epigrammi, procurò e riscontrò personalmente le edizioni di riferimento e redasse infine quella versione in prosa, «interlineare e di scolastica memoria», da cui il poeta trasse in seguito la propria, definitiva, in versi.
Gli esiti di questa ricerca d’archivio costringono a domandarsi di nuovo, come già fece Wilamowitz in suo celebre scritto, che cosa significhi tradurre (Was ist Übersetzen?), nonché a riflettere sul complesso e delicato rapporto tra traduttori professionali – figure che nella storia della letteratura hanno spesso vissuto nell’ombra – e poeti-traduttori.