Da Padova all’Africa: l’esperienza di Martina Mezzaro, vincitrice del Premio “Irma Battistuzzi”

11 Gennaio 2019 Associazione Alumni_admin Categories Interviste Medicina, news

Ha coraggio da vendere Martina Mezzaro, vicentina classe 1994. Non solo per la scelta del corso di studi, Ostetricia a Padova. Fresca di laurea Martina partecipa e vince il premio “Irma Battistuzzi”, grazie al finanziamento della famiglia Benedetti e promosso dall’Università di Padova, l’Associazione Alumni, Cuamm-Medici con l’Africa e il Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino-U.O.C. Clinica Ginecologica e Ostetrica. Ha così l’opportunità di svolgere un tirocinio professionalizzante post-laurea in Uganda, come volontaria presso l’ospedale di Matany, struttura aperta nel 1970 che garantisce alla popolazione della Karamoja assistenza medica e pediatrica. Dal 2015 infatti Medici con L’Africa-Cuamm supporta l’ospedale ugandese, sostenendo la formazione di personale sanitario locale e offrendo attrezzature per il miglioramento dei servizi assistenziali nel territorio.

Impegno, fatica e determinazione: gli anni della triennale

Sono stati anni intensi quelli trascorsi tra i banchi all’Università di Padova, che le hanno permesso di maturare competenze utili per la sua carriera professionale, insegnandole non solo a diventare una buona professionista ma trasmettendole i valori di costanza e dedizione che ben si adattano a qualsiasi tipologia di lavoro.

Durante i suoi studi Martina non nasconde momenti difficili, di crisi, a cui però si è sempre approcciata a sfide che l’hanno fatta crescere e maturare anche a livello personale e umano. Il ricordo più vivido degli anni all’Università di Padova è da ricercarsi nelle esperienze di tirocinio “sul campo” svolti durante i suoi studi; di questi Martina ricorda la fatica, l’impegno e la soddisfazione finalema anche il senso di condivisione che inevitabilmente si instaura tra compagne di corso in primis, ma anche, seppur meno esplicitamente, tra tutti gli studenti patavini”.

Martina nonostante la giovane età ha le idee chiare su come approfondire le conoscenze in una prospettiva di carriera futura. Sa bene cosa significa lavorare duramente e, dopo l’esperienza con Cuamm in Africa, la strada per raggiungere il lavoro dei suoi sogni è un poco più vicina: “Il mio corso di studi mi ha posta spesso di fronte a situazioni per cui era richiesta una certa dose di maturità e di forza d’animo. Ed è anche grazie a tutto questo che ho potuto raggiungere i miei obiettivi”.

L’esperienza in Africa: il tirocinio in Uganda

Trovare lavoro come ostetrica in Italia non è semplice, soprattutto nell’immediato post laurea. Questa difficoltà, unita al desiderio di conoscere l’Africa maturato negli anni, mi hanno spinta a partecipare, lo scorso novembre, al bando per il Premio di Laurea Irma Battistuzzi”. Martina si trova qui ad affrontare una grande sfida, che le permetterà di entrare in contatto con un contesto lavorativo difficile ma altrettanto stimolante e formativo.

L’esperienza “pratica” di due mesi all’ospedale Cuamm di Matany, con la purtroppo immaginabile scarsità di mezzi di assistenza alle pazienti, le fanno realizzare che “le donne di tutto il mondo sono uguali, hanno le stesse esigenze quando si tratta di dare alla luce il proprio bambino. Ho incontrato donne – continua Martina – con storie difficili alle spalle e madri con in braccio il proprio bambino con sguardi spaventati; per molte di loro non c’era tempo per le premure materne, si doveva tornare a casa al più presto, il resto della famiglia stava aspettando”.

Tra i ricordi più forti, oltre lo spaesamento iniziale, Martina sottolinea la felicità come sentimento indipendente dalle comodità a cui la nostra società occidentale è abituata, l’aver allacciato relazioni con i compagni della sua avventura, l’essere riuscita a creare un equilibrio nonostante le ristrettezze di quel contesto.

Sono riuscita a catturare sguardi e volti di madri e bambini che tanto mi hanno fatto sentire grata di essere là – dice Martina – e nei miei pensieri c’è già la voglia di tornare”. L’esperienza in Africa ha certamente segnato la Mezzaro che afferma: “Mi ha aperto la strada a nuovi possibili scenari per la mia carriera futura, facendomi scoprire un essere ostetrica diverso ma altrettanto stimolante”.

Guardando al proprio futuro

“Dopo essere tornata dall’Africa, ho provato un paio di concorsi pubblici per un posto come ostetrica in un ospedale italiano ma sentivo che per ora, quella non sarebbe stata la mia strada. Avevo voglia di rimettermi in gioco e investire su me stessa. Per questo, dopo aver frequentato un breve corso sulla midwifery inglese, ho deciso di trasferirmi a Londra per provare ad iniziare quel percorso che spero mi porterà un giorno non troppo lontano a lavorare come midwife in Inghilterra – racconta –  Sono sicura che l’esperienza di tirocinio mi servirà senz’altro non appena potrò cercare un “vero” lavoro come ostetrica, poiché ho fatto tesoro di tutto quello che ho potuto vedere e imparare . Nel frattempo posso dire che l’esperienza in generale mi è servita come “trampolino di lancio” . Uno dei miei principali obiettivi – continua Martina– è stato quello di aumentare le mie conoscenze professionali operando in ambienti con risorse limitate, per cercare di acquisire un bagaglio di esperienza che mi potrà essere utile in contesto ospedaliero. Sicuramente nei miei progetti futuri ci sarà ancora posto per l’Africa e conto di poterci tornare con un bagaglio di esperienza tale da poter veramente essere d’aiuto”.

Martina non sa ancora cosa le riserverà il futuro, è indubbio però che un tirocinio di questo tipo le è stato d’aiuto per la costruzione della sua carriera a venire. L’Associazione Alumni potrà essere di supporto perché “rappresenta una grande rete di contatti tra gli Alumni, e tra questi e le realtà esterne – continua Martina – valorizzando il senso di appartenenza con l’Università di Padova e integrandolo con idee, valori, risorse derivanti dal confronto con altre realtà.

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