Lentezza, immersione curiosa e rievocazione di immaginari creativi. Il “non turismo” di oggi

26 Maggio 2020 Associazione Alumni_admin Categories news

Continua il viaggio attraverso il paesaggio, alla scoperta di nuovi elementi di un variegato panorama di ruoli, competenze e professioni.

In occasione del terzo appuntamento del ciclo di webinar dedicati alla promozione del nuovo corso di Laura Magistrale in Scienze del Paesaggio, il punto focale è stato la valorizzazione sostenibile per la promozione e la tutela del territorio. L’incontro ha visto la partecipazione di circa un centinaio di utenti e l’intervento di figure di spicco nell’ambito: Federico Massimo Ceschin, presidente dell’Associazione Cammini d’Europa e della Società Italiana Professionisti mobilità dolce e Turismo sostenibile; Carmen Gurinov, di Viaggiare Curiosi (Agenzia di turismo sostenibile); Giulia Lavarone, docente di Cinema e turismo e membro della Veneto Film Commission.

Il ciclo di webinar dedicati al paesaggio, promosso dall’Associazione Alumni dell’Università di Padova e dal Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche dell’Antichità (DiSSGeA), è partito da una prospettiva limitata, imposta dal lockdown, per spingersi ora oltre la finestra in un percorso di attraversamento del paesaggio che consenta un’analisi più approfondita del tema.


I concetti di multidisciplinarietà e interdisciplinarietà ritornano con fermezza anche in questa occasione, riconfermando quanto affermato nei precedenti incontri.

Federico Massimo Ceschin ci tiene a porre l’attenzione su una figura professionale che nella situazione attuale e nel prossimo futuro troverà spazio in relazione alla sicurezza pubblica in ambito sanitario. Il Decreto Rilancio, infatti, di recente pubblicazione, allarga il raggio di azione della figura del mobility manager aziendale, rendendo obbligatoria la definizione del piano di spostamento casa-lavoro per le realtà con più di 100 dipendenti. Per attuare ciò è necessario un lavoro di squadra che coinvolga più risorse nello studio del territorio in termini di gestione di spazio, tempo e flussi di spostamento.

Il mobility manager è la figura in azienda che si occupa di organizzare e ottimizzare lo spostamento sistematico dei dipendenti, per esempio fra l'abitazione e il luogo di lavoro, in modo da ridurre inquinamento, 
traffico e spreco energetico

In quanto presidente dell’Associazione Cammini d’Europa e della Società Italiana Professionisti mobilità dolce e Turismo sostenibile, Ceschin ha voluto anche raccontare un’idea di turismo differente: “si afferma una nuova filosofia di viaggio contro l’affollamento, che trova nella lentezza e nel contrasto all’over tourism la sua ragion d’essere”.

A partire dalla diffusione del “cammino”, che trova la sua espressione più celebre nel Cammino di Santiago, si delinea un’idea di valorizzazione rurale attraverso percorsi di mobilità dolce “senza confini”, volti all’esplorazione del territorio, ampliando la capacità di lettura del paesaggio, aprendo gli occhi su nuovi fronti, ma non solo: cambia l’intera percezione sensoriale nel vivere l’esperienza del viaggio.

In questo circuito diventano essenziali figure come quella di Carmen Gurinov che con Viaggiare Curiosi, un’agenzia di turismo sostenibile di Montegrotto Terme (Padova), si occupa di quello che viene definito Turismo del paesaggio culturale.

Trattasi di un settore in forte crescita che si allontana dalla concezione di “paesaggio cartolina”, in favore di un paesaggio carico di concetti inediti: il paesaggio non è più solo sfondo ma soprattutto contenuto. Il cicloturismo, il turismo fluviale e l’outdoor facilitano l’immersione curiosa e la riscoperta di luoghi quotidiani, rispondendo al desiderio di conoscere il carattere di un luogo, favorendo lentezza e ascolto del territorio stesso, tramite le parole di chi lo vive dall’interno.  L’interesse dei viaggiatori si sposta su tematiche particolari quali, per esempio, la geografia e la geologia, attivando nuovi circuiti di richiesta di guide turistiche con competenze più specifiche.

I cicloutristi in Italia, nel 2018, ammontavano a 77.6 milioni, pari a circa l'8.4% dell'intero movimento turistico 
nazionale (dati Isnart - Legambiente)

Il turismo si declina su più livelli e abbraccia scenari disparati, con una curiosità nuova per paesaggi minori, luoghi marginali nei quali il paesaggio assume valore in base alle modalità in cui viene raccontato. Uno di questi racconti può trarre suggestioni dalla letteratura, così come dal cinema.

Il mondo cinematografico, infatti, in quanto espressione artistica, contribuisce a trasformare il territorio creando un immaginario che può diventare motivo primario o anche solo d’ispirazione per la costruzione di itinerari alla scoperta del territorio.

Ne parla Giulia Lavarone, che appartenendo a questo mondo, conosce le sinergie tra cinema e paesaggio, in primis nella scelta di quei luoghi in cui s’inserisce il racconto cinematografico, ma anche nella possibilità di costruire un percorso turistico caratterizzato dai luoghi del cinema. Anche in questa fase di creazione di percorsi turistici a partire dal cinema, sono richieste competenze interdisciplinari riconducibili a figure professionali che conoscono il paesaggio e sanno raccontarlo.

La Veneto Film Commission rappresenta il legame tra territorio e cinema ed ha la funzione principale di attrazione e accoglienza delle produzioni audiovisive di provenienza nazionale e internazionale.

Nel dialogo che s’instaura per l’individuazione delle location necessarie alle riprese, in un’ottica di valorizzazione, è importante saper promuovere la pluralità di paesaggi: nel cinema infatti, il paesaggio non è semplicemente uno sfondo, spesso è funzionale alla storia e racconta il vissuto di un luogo. Questo consente di dare spazio anche a realtà marginali, luoghi non scontati, dislocati dall’ottica comune, degradati e lontani dall’idea di “cartolina”.

Tatooine, il pianeta natale di Luke Skywalker nel film "Star Wars", prende il nome dalla regione tunisina di Tataouine, dove sono state girate diverse scene del film

Chiudono l’incontro alcune riflessioni di Farah Polato e Mauro Varotto, presenti “al tavolo” in qualità di docenti e referenti del nuovo corso di laurea magistrale.

La sostenibilità, parallelamente alla valorizzazione, poggia sull’ascolto e sul dialogo tra le parti che compongono la scena, in un’ottica di una collaborazione che sintetizzi le diverse prospettive degli astanti. Varotto auspica un “Non turismo”, citando una collana di recente pubblicazione, per evocare una concezione di turismo rimodellata in favore di realtà “minori”. Fondamentale il concetto d’inclusione su cui dovrà poggiare una nuova offerta turistica: il viaggiatore, abituato a sentirsi al centro di tutto e con la realtà al suo servizio, cambia mentalità e si pone ora con umiltà di fronte a quello che il territorio gli offre.

Il prossimo webinar, previsto per mercoledì 27 maggio, affronterà il tema della sensibilizzazione, della comunicazione e dell’educazione per una cittadinanza che sia attiva e partecipativa nella conoscenza e nella tutela del paesaggio.

Guarda la videoregistrazione dell’incontro

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