“La finanza sostenibile è alla base della ripartenza di ogni Paese dopo un’emergenza” Intervista a Francesco Bicciato, Alumno e Segretario Generale del Forum per la Finanza Sostenibile.
Francesco Bicciato dal 2016 è Segretario Generale del Forum per la Finanza Sostenibile, un coordinamento di 120 organizzazioni appartenenti all’industria finanziaria italiana, parte di Eurosif, la più importante associazione impegnata a promuovere la finanza sostenibile nei mercati europei.
Laureatosi nel 1986 in Scienze Politiche all’Università di Padova, Francesco ben presto decide di partire per l’America Latina come cooperante internazionale, lavorando per una ONG in Argentina, a pochi passi dal confine con la Bolivia. Rientrato in Italia, entra nella Scuola di Dottorato e nel 1995 consegue il PhD in Geografia Politica ed Economica, sempre all’Università di Padova.
Durante gli anni dello studio e della ricerca (per un periodo è anche post-doc a Padova), si appassiona al tema della gestione delle risorse idriche in terre asciutte, viaggiando spesso nei Paesi subsahariani e in particolare nel Sudan, per portare avanti le sue ricerche di economia ambientale.
L’incontro con il mondo della finanza avviene nei primi anni Novanta, quando assieme a un piccolo gruppo di attivisti del commercio equo e solidale costituisce la Cooperativa Verso Banca Etica (1995), nata con l’obiettivo di raccogliere il capitale sociale necessario a far nascere la prima banca etica italiana. Oggi Banca Etica, con oltre 45.000 soci e vent’anni di attività alle spalle, è una realtà nazionale affermata, con una succursale anche in Spagna.
Conclusa positivamente l’esperienza che porta alla nascita di Banca Etica, Francesco decide di dedicarsi sempre di più a finanza e microcredito, lavorando per molti anni anche con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP). La prima missione è in Libano, subito dopo la guerra con Israele: in quei tre anni, il sostegno finanziario ai piccoli produttori libanesi duramente colpiti dal conflitto è fondamentale per il rilancio e la ricostruzione del Paese.
Nel 2015, rientrato in Italia dopo tre anni a Bruxelles sempre con UNDP, diventa Segretario Generale del Forum per la Finanza Sostenibile, un impiego che Francesco ricorda come su misura per lui: vicino ai temi che più gli interessano e che hanno accompagnato la sua vita professionale, a cavallo tra i mondi che ha avuto modo di conoscere in vesti differenti (dal cooperante internazionale per ONG e organismi multilaterali al manager di banche e fondazioni).
“Negli ultimi cinque anni il nostro Forum è letteralmente esploso”, ci dice Francesco Bicciato, “a riprova anche dell’eccellente lavoro di progettazione e impostazione della struttura svolto dai miei predecessori. Il Forum nasce nel 2001, quando nessuno ancora parlava di finanza sostenibile, e oggi i temi a noi tanto cari sono sulle agende di tutti i governi mondiali, a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per dare alcuni riferimenti ai nostri lettori e far capire quanto il mondo e l’approccio delle istituzioni politiche ed economiche sia cambiato nel corso del tempo, vorrei citare quelle pietre miliari che sono state la Conferenza sui cambiamenti climatici di Parigi nel 2015, l’enciclica di Papa Francesco Laudato si’ dello stesso anno, il movimento dei #FridaysForFuture del 2018, il Green New Deal dell’Unione Europea del 2019.”
“Il Forum è un organismo multi-stakeholder che sa raccogliere attorno a sé soci con profili molto diversi, dalle banche, assicurazioni, fondi pensione alle componenti della società civile, con realtà come il WWF, Fair Trade, i sindacati. Non essendo portatori di un interesse specifico, per noi ogni socio ha pari importanza e l’obiettivo ultimo, che rimane negli anni sempre lo stesso, è muovere volumi di capitali dalla finanza tradizionale verso quella sostenibile. Negli ultimi anni sono sempre più numerosi gli operatori finanziari e le imprese italiane che investono in finanza sostenibile e arricchiscono i capitali complessivamente destinati a progetti dall’impatto sociale, ambientale ed economico positivo.”
“A questo proposito, ci tengo a sottolineare la triplice dimensione della sostenibilità, che non è mai solo economico-finanziaria, ma deve generare impatti misurabili anche a livello sociale ed ambientale. Mi piace usare la metafora dello sgabello con tre gambe: se ne manca anche solo una, la struttura cede.”
“E qui mi permetto un appunto. La nuova sensibilità di istituzioni e aziende ai temi della finanza sostenibile ha portato alla nascita di numerose nuove organizzazioni che si occupano di questo. Noi siamo ovviamente felici di vedere tanto interesse e dinamismo nel nostro settore ma, com’è evidente, all’aumentare del numero di operatori, spesso di recente fondazione, è fondamentale verificare attentamente la qualità dell’attività svolta. In questo, come Forum nato nel 2001 e da sempre impegnato su questi temi, pensiamo di poter avere un ruolo di garanzia.”
“Ai giovani che vogliono intraprendere un percorso in questo settore consiglio di costruirsi un profilo multidisciplinare, integrando o allargando la formazione classica fornita dall’Università. Le basi devono ovviamente essere di tipo economico-finanziario, ma questo non basta. Occorre sviluppare spirito critico e competenze specifiche anche su altri aspetti, siano essi la gestione delle risorse idriche in agricoltura, le modalità per generare energia da fonte rinnovabile, le tecnologie digitali, i fenomeni migratori. Competenze extra e complementari da acquisire con master o altri percorsi formativi e, ovviamente, con esperienze sul campo.”