Padova University Press: le pubblicazioni di Dicembre (2021)

21 Gennaio 2022 Associazione Alumni_admin Categories news

La Padova University Press nasce con l’obiettivo di selezionare e pubblicare il sapere accademico in senso ampio, dando massima visibilità ai risultati della didattica e della ricerca in Ateneo; essa vede nella divulgazione scientifica lo strumento per coinvolgere le persone, per farsi conoscere e per far conoscere, per dare informazioni, concetti e competenze corrette su argomenti e discipline conosciute e sconosciute.

Ecco le pubblicazioni più rilevanti del mese di dicembre 2021, tutte e tre scaricabili gratuitamente in pdf (clicca sulle copertine per maggiori info).

La nuova uscita in casa PUP analizza le caratteristiche e il funzionamento delle aziende legate alle mafie, evidenziando i principali meccanismi di riciclaggio e gli effetti della loro presenza in ambito economico. Il quadro che emerge è quello di organizzazioni complesse e articolate, che utilizzano strategie di mimetismo per aumentare la propria sfera di influenza, il potere e la ricchezza.

Quella che si apre a Bologna verso la metà degli anni Trenta, con l’arrivo di Roberto Longhi alla cattedra di Storia dell’arte dell’antico ateneo, è una delle stagioni più dense e cariche di avvenimenti per la storia culturale italiana. Tra i primi allievi di quegli anni, i giovani Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Francesco Arcangeli e Pier Paolo Pasolini, intrecciano i loro percorsi biografici, critici, poetici, in uno scambio che si rivelerà decisivo. Rileggendone in maniera comparata i primi scritti sull’arte e ritessendone la trama dei rapporti attraverso gli scambi epistolari e le collaborazioni professionali, il libro prende in esame il contributo critico di questi autori sulle arti figurative nella stagione fondamentale che va dagli anni di formazione universitaria alla conclusione del secondo conflitto mondiale; mettendo al contempo in luce l’esistenza di una piattaforma comune di confronto e maturazione critico-poetica. All’interno di questa vicenda, che restava in gran parte da ricostruire, s’inscrive il senso di molte scelte e posizioni condivise: acquistano nuova luce predilezioni e idiosincrasie, si chiariscono snodi cruciali per la genesi e l’evolversi dei giudizi critici. Sullo sfondo scorrono anni decisivi per la storia italiana e internazionale; e mentre mutano profondamente il ruolo degli intellettuali insieme agli scenari artistici, politici, civili, più consapevole e originale si fa invece l’adesione di questi autori alla proposta longhiana di una integrazione tra letteratura e critica d’arte, in uno sforzo inteso a riequilibrare il difficile rapporto tra ricerca storico-artistica, formulazione critica, e tutela del patrimonio.

 Il teatro delle emozioni: l’ira

a cura di Mattia De Poli

Questo volume raccoglie i contributi presentati in occasione del 3° Convegno internazionale di studi “Il teatro delle emozioni – L’ira” (Padova, 12-14 ottobre 2020), che si è svolto in modalità telematica a causa della pandemia. Dopo la sezione introduttiva “L’ira e il teatro: dalla Grecia antica ad oggi”, che raccoglie le relazioni dei keynote-speakers, gli studi sono stati organizzati, secondo un criterio cronologico, in tre gruppi: “Teatro greco”, “Teatro latino (e dintorni)”, “Teatro moderno e contemporaneo”. L’appendice iconografica propone le immagini di alcune rappresentazioni contemporanee di cui si dà conto in alcuni contributi. Gli autori dei testi si sono occupati quasi esclusivamente del genere tragico, con un’attenzione a diversi aspetti: le scelte lessicali, l’immaginario connesso all’ira, la costruzione dell’intreccio, la caratterizzazione dei personaggi, le implicazioni sociali e politiche, la realizzazione dello spettacolo e, nel caso del dramma lirico, anche la partitura musicale. La rappresentazione scenica dell’ira dall’antichità ad oggi risulta così caratterizzata da alcuni elementi comuni ma anche da certe differenze che in parte è possibile imputare alle mutate convenzioni della rappresentazione teatrale e alle diverse possibilità tecniche dell’arte drammatica.

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