Padova University Press: le pubblicazioni di febbraio 2022

16 Marzo 2022 Associazione Alumni_admin Categories news

La Padova University Press nasce con l’obiettivo di selezionare e pubblicare il sapere accademico in senso ampio, dando massima visibilità ai risultati della didattica e della ricerca in Ateneo; essa vede nella divulgazione scientifica lo strumento per coinvolgere le persone, per farsi conoscere e per far conoscere, per dare informazioni, concetti e competenze corrette su argomenti e discipline conosciute e sconosciute.

Ecco le pubblicazioni più rilevanti del mese di febbraio 2022, tutte e tre scaricabili gratuitamente in pdf (clicca sulle copertine per maggiori info).

La prosa di Eugenio Montale. Generi, forme contesti

a cura di Leonardo Bellomo e Giacomo Morbiato

Il maggior poeta del Novecento italiano è stato anche un notevolissimo e prolifico prosatore. Critico, narratore, epistolografo, Eugenio Montale si è misurato con forme e generi testuali diversi, affiancando ai propri versi una vasta e variegata opera in prosa. Gli otto contributi raccolti in questo volume offrono un’immagine certo non completa, ma sicuramente sfaccettata di questa importante produzione, esplorandone con metodi di indagine differenti alcuni dei filoni più significativi.

Il sistema periodico di Primo Levi

a cura di Fabio Magro e Mauro Sambi

L’iniziativa di proporre una lettura del Sistema periodico di Primo Levi, propiziata dalla coincidenza del centenario della nascita dell’autore e del centocinquantesimo anniversario della tavola periodica di Mendeleev, si situa nell’alveo delle letture di opere di classici, ma con sue precise caratteristiche. Innanzitutto oggetto delle riflessioni dei critici chiamati a rileggere il libro di Levi è stata l’intera opera e non solo sue parti; si è trattato, a differenza degli altri esempi citati, di un’opera in prosa e non di poesia; è un’opera dell'età contemporanea; e, particolare fondamentale, gli studiosi chiamati a proporre la loro lettura dei diversi capitoli del libro non sono stati solo studiosi di letteratura o di storia della lingua, ma anche chimici.
Si è trattato, quindi, di un virtuoso incontro di studiosi e scienziati di estrazione ben diversa, frutto anche di una positiva collaborazione tra due dipartimenti dell’università di Padova, quello di Studi linguistici e letterari e quello di Scienze chimiche. L’iniziativa ha visto l’intervento anche della Scuola galileiana di studi superiori che ha ospitato le giornate di studio.

La traduzione è il campo dove si realizza un certo concetto di universalità? In che senso la traduzione è un’esperienza della negatività? Qual è la forma temporale propria dell’atto traduttivo? Queste sono le domande che il libro affronta cercando di indagare non solo cosa ci può dire la filosofia sulla traduzione, ma anche cosa la stessa traduzione ci dice della filosofia. Tenendo conto della notevole crescita dell’interesse per il tema della traduzione nel panorama contemporaneo, la presente ricerca prende le mosse dall’esigenza di un approccio prettamente filosofico nel tentativo di attraversare alcuni concetti classici della tradizione filosofica in un’ottica “traduttiva”.

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