Bando di concorso per l’assegnazione del Premio di studio intitolato a “Elena Lucrezia Cornaro Piscopia Università degli Studi di Padova”: pubblica la V edizione
Giunge alla sua V edizione il premio intitolato alla prima donna laureata al mondo
Il Premio
Il Premio è stato istituito dal Centro di Ateneo “Elena Cornaro” per i saperi, le culture e le politiche di genere, in collaborazione con l’Ateneo di Padova, l’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova, l’Associazione degli Amici dell’Università di Padova e con il sostegno di Solgar Italia Multinutrient SpA, per favorire e premiare con un importo pari a 5.000 €, i lavori di ricerca che ricostruiscano la storia dei saperi, della ricerca e della didattica in cui le donne si sono impegnate nel tempo, individuando o dando risalto al contributo autorevole di figure femminili, proponendo nuovi studi sulle differenze/disparità di genere rilevabili nei vari ambiti scientifico disciplinari, offrendo interventi che riguardano i saperi scientifici e umanisti da una prospettiva femminista o degli studi di genere.
Il Premio si inserisce nel più ampio progetto delle celebrazioni per gli Ottocento anni dalla Fondazione dell’Università di Padova, di raccontare la storia dell’Ateneo – non potendo prescindere, quindi, dalla metà spesso trascurata della storia, quella che ha per protagoniste le donne.
Il premio prevede anche una menzione speciale per i lavori di ricerca che abbiano come oggetto integrazione alimentare, nutrizione umana, nutraceutica e alimentazione funzionale per la corretta fisiologia della persona e/o per aumentati fabbisogni nutritivi.
Tutte le informazioni su criteri e modalità di partecipazione, nonché il bando stesso, sono disponibili alla pagina dedicata:
Elena Lucrezia Cornaro Piscopia
Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (1646-1684) fu la prima donna al mondo a laurearsi, il 25 giugno 1678, presso l’Università degli Studi di Padova: fino ad allora, non si riteneva che le donne avessero le capacità per conseguire un titolo accademico. Elena, però, poteva contare su un’acuta intelligenza e un’instancabile dedizione allo studio, che le permisero di superare i pregiudizi dell’epoca: parlava greco antico e moderno, latino, ebraico, aramaico, spagnolo, francese ed arabo, era esperta di filosofia e teologia, conosceva la matematica e l’astronomia, scriveva trattati, commentari e poesie. Le sue straordinarie doti le ottennero la fama di una delle donne più erudite del mondo, e dotti di tutta Europa solevano cercare la sua compagnia per discutere delle più diverse materie. Dalla salute cagionevole, purtroppo morì giovane, lasciando però dietro di sé un’eredità fondamentale.