Un premio letterario sulla libertà per celebrare gli 800 anni dell’Università di Padova

1 Settembre 2022 Associazione Alumni_admin Categories news, Senza categoria
Promotori e oggetto del Premio letterario

La casa editrice CLEUP – Coop. Libraria Editrice Università di Padova, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, bandisce il Premio letterario “Libera le tue parole – Scritti al Bo 800” dedicato al tema della “libertà” nelle sue diverse declinazioni. I 15 migliori racconti selezionati dalla giuria saranno raccolti in un volume pubblicato a cura della casa editrice CLEUP.

Il Premio si inserisce nell’ambito delle iniziative celebrative per gli 800 anni dell’Ateneo e mira a premiare racconti che esaltano il valore della libertà.

Criteri di partecipazione

Possono partecipare al concorso tutti gli Alumni e le Alumne, ma anche studentesse e studenti regolarmente iscritti o che sono stati iscritti (anche a corsi di dottorato) all’Università di Padova e, in generale, tutti coloro che abbiano svolto o che ancora svolgano a qualsiasi titolo la loro attività nell’Università di Padova.

Modalità di partecipazione e scadenza

I partecipanti dovranno inviare un solo racconto, inedito, in lingua italiana sul tema della “libertà” nelle sue diverse declinazioni, della lunghezza massima di 10 cartelle (pari a 18.000 caratteri spazi inclusi) e farlo pervenire, in formato word e pdf, all’indirizzo mail scrittialbo800@cleup.it con oggetto: Premio letterario “Libera le tue parole – Scritti al Bo 800”.
Il file non deve contenere riferimenti all’identità dell’autrice/autore. I partecipanti dovranno invece inviare altro file con i seguenti dati: nome e cognome dell’autore, indirizzo di residenza, recapito telefonico, indirizzo di posta elettronica.

La Segreteria del Premio provvederà a far pervenire, in forma anonima, il materiale alla Giuria e a comunicare ai partecipanti l’avvenuta ricezione. È richiesta autocertificazione che attesti la propria posizione nei confronti dell’Università di Padova (studente, laureato, dottorando/dottorato ecc.).

La scadenza per sottoporre il proprio lavoro è il 31 ottobre 2022.

Modalità di selezione e premiazione

La giuria, presieduta da Fabio Magro e composta da Saveria Chemotti, Francesco Chiamulera, Barbara Codogno e Carla Menaldo, seleziona i 15 migliori racconti che saranno raccolti in un volume pubblicato a cura della casa editrice CLEUP. Tra questi la giuria designa i premiati.

I premi ai vincitori vengono consegnati nel corso di una cerimonia pubblica a Palazzo Bo nel mese di febbraio 2023.

 

 

 

Che cosa significa libertà?

Dr. ssa Saveria Chemotti, Scrittrice, Saggista, Critica letteraria italiana

Libertà è partecipazione. Così cantava parecchi anni fa Giorgio Gaber e a me sembra che questa affermazione sottolinei assai bene l’attività del nostro Ateneo che, per altro, si ispira a questo valore universale anche nel suo motto. Scrivere per partecipare a questo concorso, allora, significa ripensare al percorso che molti di noi hanno compiuto sui libri, nelle aule, accanto ai docenti e ai compagni di corso con lo sguardo teso all’avvenire e con la speranza di investire non solo in parole, ma in progetti la fatica e l’entusiasmo di essere giovani e di esserlo QUI.

Dr. ssa Barbara Codogno, Scrittrice, Giornalista, Critica d’arte e Curatrice

Per me imprescindibile luogo di libertà è il corpo. Corpo che tra i suoi due momenti assoluti ( morte e vita) percorre l’esistenza, raccontando la sua trasformazione. Del resto, la Sfinge mentre sorveglia dal Citerone l’accesso a Tebe, invita Edipo a risolvere l’enigma: quale animale al mattino ha quattro zampe, a mezzogiorno ne ha solo due e la sera tre? La risposta è l’Uomo. L’enigma della Sfinge racconta la legge del corpo. Corpo sacro perché deperibile, vulnerabile, fragile. Libertà per me è allora conservare integra la possibilità del corpo di dirsi, in ogni suo istante.

Dr.ssa Carla Menaldo, Giornalista e Responsabile Ufficio Stampa Università di Padova

La massima espressione di libertà è l’arte in ogni sua forma. Dove l’artista crea esiste pensiero libero, il diritto alla differenza, il potere del cambiamento, l’irrinunciabile bisogno di raccontare con la propria opera il bello e di denunciare gli orrori. La libertà in fondo è fatta di rispetto.
Condividi