“Non c’è mai una strada dritta, ma se non perdete l’obiettivo finale, poi ci arrivate!” – la storia di Rudy Morandin

6 Ottobre 2022 Associazione Alumni_admin Categories Interviste Economia Scipol, news

Rudy Morandin, vicepresidente delle risorse umane per Pirelli & C. SpA, laureato in Scienze Politiche nel 2000

Nell’ambito della settimana WOW – Week of Welcome della sede DTG di Vicenza dell’Università degli Studi di Padova organizzata dal Progetto Studenti, abbiamo avuto l’occasione di incontrare Rudy Morandin, alumno del nostro Ateneo e ora vicepresidente delle risorse umane del gruppo Pirelli.

Durante il suo speech motivazionale alle matricole e agli studenti DTG, Rudy ha raccontato tutto il suo trascorso professionale.

Il percorso di Rudy Morandin per raggiungere il proprio sogno è stato lungo e non privo di difficoltà.

Grazie all’esperienza maturata negli anni oggi può raccontare di quanto fatto fino a ora a livello professionale e a trasmettere agli studenti dell’Università degli Studi di Padova i propri consigli per raggiungere gli obiettivi lavorativi.

Dall’adolescenza all’Università

Fin da adolescente, dal suo paesino di provincia, Rudy Morandin ha sognato di esplorare e lavorare in giro per il mondo.

Per raggiungere questo sogno ha deciso di iscriversi, una volta terminate le superiori, al corso di Scienze Politiche – con indirizzo internazionale – dell’Università degli Studi di Padova, in modo da poter intraprendere in futuro la carriera diplomatica.

Nel corso degli anni trascorsi all’Università ha modo di provare l’esperienza di Erasmus in Inghilterra. Una volta laureato si scontra però con una difficile realtà: la carriera diplomatica è infatti assai selettiva, le posizioni disponibili a livello nazionale sono una trentina e per prepararsi ai test bisogna impiegare un intero anno del proprio tempo.

Lo scontro con il mondo del lavoro

Consapevole delle grandi difficoltà nell’intraprendere la carriera di diplomatico decide pertanto di rivedere il proprio percorso.

Segue un master presso la CUOA Business School, di cui l’Ateneo Patavino ne è il fondatore, grazie a una forte affinità con le materie economiche.

Anche in questo caso la strada non è semplice, infatti i colloqui per svolgere lo stage necessario al completamento del master non vanno particolarmente bene. Riesce comunque a trovare un posto in stage andando a lavorare per la sede milanese di Conto Arancio.

Questa esperienza, per quanto non in linea con i suoi sogni, contribuisce a formarlo professionalmente ma finisce interrompendosi bruscamente l’11 settembre 2001 poichè la grossa crisi causata dal tragico evento delle Torri Gemelle scoraggia le nuove assunzioni.

Ritornato a doversi confrontare con il mercato del lavoro, ormai portato a termine il master, riesce a trovare una nuova occupazione sempre all’interno di un istituto bancario, questa volta a Padova.

Il vero inizio

Pur imparando sempre cose nuove capisce che rimanendo lì non raggiungerà i propri obiettivi; così, un giorno viene contattato da un ex collega del master che gli offre un lavoro nel campo delle risorse umane per l’azienda in cui lavora – la Riello – da svolgere presso le filiali estere.

Morandin, che non aveva mai avuto modo di lavorare in quest’area, accetta il lavoro in Riello chiedendo però di essere formato nelle risorse umane.

In 3 anni riesce così a formarsi a livello professionale e a viaggiare per l’Europa.

Ingresso in Pirelli

Il sogno sta prendendo forma, ma capisce che per lui l’Europa non è il mondo!

Così, dopo una nuova ricerca, viene assunto da Pirelli, per gestire le risorse umane in Italia. Dopo 5 anni gli viene proposta la posizione di direttore del personale della filiale inglese, che accetta immediatamente.

Non molto tempo dopo gli viene proposto il vero salto in avanti che da tanto aspettava: la possibilità di andare a lavorare in Cina, a Shanghai.

Imbarcatosi in questa nuova avventura, ha così modo di interfacciarsi con un mondo assai diverso da quello occidentale ma che lo forma sia a livello professionale che personale.

Pur lavorando principalmente in Cina, Morandin nel giro di 2 anni ha comunque l’occasione di lavorare in Giappone, Indonesia, Singapore e Australia.

Nel 2015 un’impresa pubblica cinese operante nel settore dell’industria chimica diventa l’azionista di controllo della Pirelli e Morandin viene “prestato” per dare il proprio contributo alla fusione di altre 4 società nel campo dei pneumatici industriali.

Nel corso di questo paio d’anni Morandin viene così in contatto con la vera Cina e in particolare con la filosofia lavorativa orientale. Superato brillantemente questa prova a Morandin viene proposto di andare a lavorare negli Stati Uniti per ricoprire la posizione di responsabile delle risorse umane della divisione Nord America di Pirelli.

Ritorno in Italia e soft skills necessarie

Ora che è tornato in Italia, Morandin riesce a mettere a fuoco i punti fondamentali che secondo lui possono permettere a ciascuno di raggiungere i propri obiettivi.

Innanzitutto non bisogna mai perdere di vista ciò che si vuole raggiungere perché solo avendo sempre bene a fuoco i propri obiettivi si riesce a impegnarsi attivamente e con la determinazione necessaria.

Altro punto fondamentale è poi tenere sempre presente che siamo noi i maggiori artefici del nostro destino e che difficilmente le opportunità arrivano dal nulla.

Il saper coltivare relazioni numerose e sincere, poi, ha un valore enorme perché non si può mai sapere come e quando queste ultime potranno tornarci d’aiuto.

Infine, un aspetto da non sottovalutare è quello di volgere sempre lo sguardo fuori dall’Italia perché c’è un intero mondo di esperienze e opportunità che ci può attendere oltre i confini del nostro Paese e, pertanto, non si può trascurare la conoscenza della lingua inglese.

La firma del libro d’onore dell’Associazione Alumni

Al termine del suo speech, abbiamo chiesto a Rudy di lasciare una dedica nel nostro libro d’onore: un augurio a tutti gli alumni che desiderano inseguire i propri sogni!

Condividi