PADOVA UNIVERSITY PRESS: LE PUBBLICAZIONI DI FEBBRAIO (2024)

19 Marzo 2024 Associazione Alumni_admin Categories news, Senza categoria

La Padova University Press nasce con l’obiettivo di selezionare e pubblicare il sapere accademico in senso ampio, dando massima visibilità ai risultati della didattica e della ricerca in Ateneo; essa vede nella divulgazione scientifica lo strumento per coinvolgere le persone, per farsi conoscere e per far conoscere, per dare informazioni, concetti e competenze corrette su argomenti e discipline conosciute e sconosciute.

Ecco le pubblicazioni più rilevanti del mese di febbraio 2024, scaricabili gratuitamente in pdf (clicca sulle copertine per maggiori info).

Dall’ombre al chiaro lume. L’enigma e le sue declinazioni nella letteratura.

A cura di F. Benvenuti, A. Chiodetti, A. De Blasi, M. Zarantonello

Nella letteratura si possono individuare due tensioni di segno opposto: l’una, immediata, mira alla semplicità e alla chiarezza, l’altra, involuta e opaca, è programmaticamente volta a celare il proprio senso più profondo. È a questa seconda categoria, quella dell’enigma, che questo volume è dedicato.

Nella difficoltà del messaggio che veicola, e nella soluzione che necessariamente sottende, l’enigma ha la propria marca distintiva. Al centro sta una letteratura che non rinuncia alla complessità e afferma così il proprio valore, nascondendolo nell’ambiguità della parola.  Confluiti a Padova nel 2021 in occasione del convegno «Dall’ombre al chiaro lume». L’enigma e le sue declinazioni nella letteratura, studiosi e giovani ricercatori, sulla scorta dei versi di Galileo, hanno sondato il tema dell’enigma come fatto linguistico e fenomeno letterario, esplorandone aspetti tematici e formali, assumendo ora la prospettiva privilegiata dell’autore, ora quella cruciale del ricettore. A partire da quesiti fondamentali sulla definizione stessa di enigma, sul rapporto che esso implica tra parola, segno e significato, ovvero tra sé stesso e la soluzione, questo volume raccoglie perciò i loro contributi, spaziando dall’antico al contemporaneo, secondo tagli ora storico-letterari, ora invece debitori alla linguistica e comparatistica.

 

La metrica attraverso i trattati.

A cura di Elena Coppo e Francesco Roncen

La comprensione delle scelte formali degli autori del passato non può prescindere da un processo di storicizzazione per il quale i trattati di metrica rappresentano una risorsa preziosa. In quest’ottica, il presente volume raccoglie gli interventi di giovani studiose e studiosi dedicati ai trattati di metrica italiana: l’analisi di singole opere particolarmente significative o rappresentative di una determinata epoca, il confronto tra opere appartenenti allo stesso periodo storico, l’approfondimento di singoli fenomeni metrici in diacronia offrono nuove prospettive di studio, in particolare sulla percezione della metrica e sulla sua evoluzione nel corso del tempo, sul rapporto fra la teoria e la pratica metrica, sul confronto con sistemi metrici diversi.

Anche al di lа della loro effettiva circolazione, dell’autorevolezza che è stata loro riconosciuta o dell’influenza diretta riscontrabile nelle opere dei poeti, il valore di questi trattati risiede in primo luogo nel loro farsi testimonianza e veicolo di un’idea della metrica che è espressione della loro epoca, ed è in questo senso che possono contribuire a costituire un quadro teorico utile a comprendere e a spiegare le scelte dei poeti.

 

La sostenibilità ambientale del digitale: il ruolo dei data center. I risultati del progetto finanziato dall’Università di Padova e dalla Regione Veneto.

A cura di Marco Bettiol

Seppur nascosti alla nostra vista, i data center sono infrastrutture essenziali per il funzionamento della società e dell’economia. Gran parte delle informazioni digitali che produciamo (testi, immagini, video) e dei servizi che usiamo (social media, posta elettronica, video streaming) sono accessibili grazie al cloud computing che per funzionare ha bisogno di infrastrutture dedicate: i data center appunto. Si tratta di vere e proprie fabbriche del digitale dove sono ospitati server, hard disk e tutti gli apparati necessari ad una elevata connettività. Per quanto la nuvola ci sembri leggera ed eterea, ogni bit di informazione ha bisogno di molto hardware per funzionare. E questo hardware ha un impatto ambientale. I data center sono per loro natura energivori, consumano infatti grandi quantità di energia elettrica per il funzionamento degli apparati informatici ed elettrici (server, sistemi di rete, gruppi di continuità). Tuttavia, il loro impatto ambientale è decisamente più ampio e si estende anche all’infrastruttura (l’edificio che ospita i server) e alla produzione degli apparati elettronici ed elettrici utilizzati. Finora l’attenzione degli operatori si è concentrata principalmente nella fase d’uso del data center e quindi nella riduzione dei consumi di energia elettrica. Manca ancora una prospettiva più ampia in grado di guardare al tema della sostenibilità ambientale nel suo complesso.

Per contribuire a questo cambio di prospettiva, nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato dall’Università di Padova e dalla direzione ICT e Agenda Digitale della Regione Veneto, è stata condotta un’analisi su più livelli, come l’analisi delle iniziative prese dai principali operatori di data center a livello europeo sul fronte della sostenibilità aziendale. Utilizzando la prospettiva delle Global Value Chain, si sono analizzate le filiere legate alla realizzazione di un data center. E’ stata applicata la metodologia del Life Cycle Assessment al data center Vsix dell’Università di Padova per calcolarne l’impatto ambientale. Infine si è deciso di accogliere in questo volume anche la ricerca condotta da due colleghi tedeschi sulle metodologie per il recupero di materiali preziosi e delle terre rare dai rifiuti elettronici.

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