
PADOVA UNIVERSITY PRESS: LE PUBBLICAZIONI DI GIUGNO (2024)
La Padova University Press nasce con l’obiettivo di selezionare e pubblicare il sapere accademico in senso ampio, dando massima visibilità ai risultati della didattica e della ricerca in Ateneo; essa vede nella divulgazione scientifica lo strumento per coinvolgere le persone, per farsi conoscere e per far conoscere, per dare informazioni, concetti e competenze corrette su argomenti e discipline conosciute e sconosciute.
Ecco le pubblicazioni più rilevanti del mese di giugno 2024 (clicca sulle copertine per maggiori info).
Educare bastonando.
A cura di Angela Maria Alberton
Fischi, urla e minacce a professori, lezioni interrotte o boicottate, porte rotte, banchi danneggiati, falò nel cortile universitario. Sono alcune delle scene di una tragicommedia universitaria che ha per teatro Padova: il palazzo del Bo, il caffè Pedrocchi, strade e luoghi cittadini. Non è il Sessantotto, anno simbolo delle contestazioni studentesche, che ha attirato su di sé un’attenzione quasi esclusiva ed escludente il periodo precedente. Siamo nei decenni che vanno dall’entrata del Veneto nel Regno d’Italia all’avanzata del fascismo. Un periodo complesso, di persistenze e mutamenti, in cui gli studenti universitari di tutta la penisola fanno sentire con forza la loro voce. Le proteste patavine, scatenate da ragioni scolastiche più che politiche, durano giorni o settimane, coinvolgendo la stampa locale e la cittadinanza.
Le autorità accademiche mostrano un ampio margine di tolleranza nei confronti di quella che liquidano come “baldanza giovanile”, e alternano il bastone e la carota. Non sempre il bastone è simbolico.
L’entrata in scena di Mussolini, sorta di deus ex machina, fa calare il sipario sulle contestazioni studentesche, dando inizio alla vera tragedia, quella in cui gli attori reciteranno un copione dettato dall’alto.
La scrittura nella giustizia. Una ricerca applicata di topica giudiziale.
A cura di Paolo Moro e Federico Reggio
La competenza trasversale più importante del giudice e dell’avvocato è la padronanza della scrittura giudiziale. Da questa consapevolezza è nato il lavoro scientifico presentato in questo volume e sviluppato dal gruppo di ricerca di Filosofia del Diritto dell’Università degli Studi di Padova nell’ambito del progetto Uni4Justice, promosso dal Ministero della Giustizia nell’ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e realizzato in sinergia con gli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il progetto di Filosofia del Diritto, che il team dell’Università degli Studi di Padova ha realizzato intersecando metodologia forense e informatica giuridica, ha coinvolto 4 coordinatori scientifici e 8 ricercatori che, tutti avvocati o tirocinanti giudiziari, hanno svolto un percorso di ricerca applicata nel Tribunale di Treviso (che è stato analizzato come autentico caso di studio sulla scrittura giudiziale) e nel Tribunale di Padova, confrontandosi per oltre un anno con i magistrati e i funzionari dell’Ufficio del Processo al fine di avviare la costruzione di modelli di redazione ed organizzazione dei provvedimenti giudiziali per il miglioramento delle routine di lavoro e della trattazione dei procedimenti. Dagli studi pubblicati nel testo emergono alcune proposte di innovazione organizzativa e funzionale nella redazione degli atti giudiziali, permettendo di comprendere la connessione teorica e pratica tra la positività del diritto e l’opera della giurisprudenza, con gli strumenti più attuali della ricerca metodologica in Filosofia del Diritto, che annovera nel proprio settore disciplinare materie professionalizzanti che costituiscono anche insegnamenti attivi nella Scuola di Giurisprudenza dell’Ateneo patavino: la metodologia forense, l’informatica giuridica, l’etica e la trasformazione del conflitto, il legal design.
Il progetto scientifico si è orientato su quattro linee di ricerca, basate sulla topica nella giurisprudenza, concepita come metodologia euristica, organizzativa e pragmatica della scrittura in giudizio, variamente applicata nei profili pratici della struttura della decisione civile, della motivazione della sentenza penale, dei provvedimenti riguardanti la mediazione e la giustizia riparativa, con alcuni interessanti esiti nell’informatica giuridica.
L’ordinamento giuridico veneziano. Ristampa inalterata a cura e con contributi di Chiara Valsecchi e Silvia Gasparini.
A cura di Giorgio Zordan
Ristampa della seconda edizione riveduta del manuale di Giorgio Zordan L’ordinamento giuridico veneziano (2005). Sono molte le storie di Venezia, ma questo volume si concentra sullo sviluppo istituzionale e normativo della Repubblica sotto un profilo strettamente giuridico.
Dalla democrazia diretta dell’etа del Ducato, alla democrazia rappresentativa del Comune, alla Repubblica aristocratica del tardo medioevo e dell’etа moderna, il complesso sistema di governo si fonda su una sovranità sempre condivisa, distribuita tra Consigli e magistrature. La legislazione li disciplina tramite le norme costituzionali contenute nei loro capitolari, ed essi stessi producono a loro volta legislazione. Dagli statuti del Comune nel Due-Trecento, ai decreti dei Consigli e alle terminazioni degli uffici magistratuali, le norme vengono deliberate a maggioranza, conservate negli archivi, e copiate o pubblicate in raccolte più o meno pregevoli e innovative, ad uso interno della Cancelleria o dirette al pubblico. Le ultime vittorie del sistema normativo veneziano nel Settecento sono il Codice feudale (ma non и un codice moderno) e il Codice per la veneta mercantile Marina, che invece forse lo è.
La ristampa è accompagnata da un saggio storiografico di Chiara Valsecchi, da un ricordo dell’Autore di Silvia Gasparini, e da una bibliografia delle opere di Giorgio Zordan.