
Caiazzo Angela
Project manager in ambito formativo presso Fineco Innovazione s.r.l.
Laurea in Psicologia Sociale, del Lavoro e della Comunicazione. Alumna protagonista di Meet Your Future a Psicologia | 04-03-2019
Un percorso in ascesa quello di Angela Caiazzo, giovane project manager in ambito formativo, laureata a Padova in Psicologia Sociale, del Lavoro e della Comunicazione.
Nel suo excursus professionale di grande importanza il tirocinio pre-lauream: “In occasione dei primi colloqui di selezione ho scoperto che esisteva un universo parallelo a quello delle risorse umane per chi stava svolgendo il mio percorso di studi – racconta Caiazzo – In particolare, nel 2012, sono stata selezionata per svolgere il tirocinio nell’area scuola-università di Confindustria Padova, entrando in contatto diretto con la gestione della formazione, con l’orientamento scolastico professionale, con la progettazione di attività formative per studenti e universitari”.
Crescita, sempre e comunque
Angela Caiazzo nel suo quotidiano lavorativo si occupa della gestione di attività formative promosse dal Fondo Sociale Europeo della Regione Veneto e da altri fondi interprofessionali, “offrendo un servizio di progettazione, formazione, consulenza e finanziamento per persone ed aziende del territorio veneto”.
Resta in Confindustria Padova per quattro anni, dice: “In quel contesto ho imparato quello che oggi è il mio lavoro, in un ambiente di alto livello, che mi ha formato sia professionalmente che personalmente, passando attraverso diverse aree aziendali e tramite diverse forme contrattuali”.
Caiazzo ricorda come importante anche un momento che potrebbe sembrare negativo, ma dal quale è riuscita a trarre la spinta necessaria per un successivo miglioramento: “Altro step fondamentale è stato quando il mio contratto di lavoro a tempo determinato non è stato rinnovato. In quel momento ho colto nel mancato rinnovo un’importante opportunità di crescita: ricordo di essermi congedata dalla dirigenza dell’ente ringraziando loro per l’immensa opportunità formativa e di crescita che mi era stata concessa in quegli anni. Qualche mese dopo, a seguito di una ricerca attiva del lavoro molto strutturata, intensa e mirata, ho conosciuto il mio attuale datore di lavoro, che ha visto in me delle grandi potenzialità e che, ad oggi, non fatica a riconoscermi dei meriti professionali. Al momento coordino un ente di formazione ventennale, occupandomi del coordinamento sia delle risorse umane sia delle attività progettuali”.
Gli anni universitari
Per Caiazzo gli anni universitari a Padova si sono rivelati una fucina di opportunità in potenza, di relazioni e strumenti sia pratici che teorici, che sta spendendo attualmente nel suo lavoro: “[…] A livello tecnico-informatico è un’Università che ti prepara molto bene e che ti trasferisce ottime capacità di analisi e di valutazione. In particolare, credo che il corso di laurea in Psicologia del Lavoro coniughi molto bene gli aspetti qualitativi e quantitativi della ricerca psicologica, c’è dentro molta teoria, ma anche molta pratica. […] Quando ho scelto il percorso della Laurea Magistrale, ignoravo che tra gli sbocchi professionali del mio corso ci fosse anche quello che sto facendo attualmente. Si parlava sempre molto di gestione delle risorse umane, di benessere organizzativo, di ricerca sociale. Per cui il mio è un lavoro che ho conosciuto strada facendo, ma coniuga bene quelle che erano le mie aspirazioni professionali e l’offerta del mercato del lavoro, nel periodo storico-economico attuale. Del periodo tra i banchi unipd ricordo i gruppi di studio, la possibilità di confrontarsi alla pari con studenti come te, il proficuo scambio di opinioni e di idee”.
Passione e spazio al cambiamento
Caiazzo sottolinea l’importanza di “fare le cose al meglio, fatte bene e con passione” come base per qualsiasi approccio alla propria professione: “C’è una frase che dico spesso ai miei collaboratori: ci vuole meno tempo a fare le cose fatte bene una volta sola, che a farle male e poi correggerle. Faccio un tipo di lavoro in cui attenzione, dedizione e precisione sono aspetti importanti”.
Agli studenti con un percorso simile al suo consiglia di affrontare con continuità le esperienze post-luream, come nel suo caso: “Di preferenza, considero premiante lo specializzarsi in un settore, avere una conoscenza approfondita di quello che si fa, conoscere bene il proprio lavoro”; e ancora “Non restare ancorati a posizioni lavorative poco soddisfacenti e che non consentono una crescita professionale”.
Molti neolaureati che svolgono il tirocinio nella struttura per cui sta lavorando le chiedono se vale la pena fare l’esame di Stato nel caso in cui poi si voglia svolgere una professione “distante” da quella che è la psicologia clinica, “La mia risposta è sì, in ogni caso – afferma Caiazzo – L’esame di Stato in sé è importantissimo per riassumere e riprendere tutto quello che si ha imparato negli anni universitari, ci si mette alla prova su questioni “pratiche”, è una delle prime occasioni utili per mettere testare le proprie capacità di osservazione, progettazione, analisi critica e di problem solving: skills che sicuramente torneranno utili nell’attività professionale futura”.
07 Marzo 2019