D’Avella Domenico
Direttore Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia Pediatrica di Padova – Professore della Cattedra di Neurochirurgia all’Università degli Studi di Padova | Settembre 2017
Laurea in Medicina e Chirurgia – Specializzazione in Neurochirurgia
Da studente a professore nella stessa Università
Se penso ai vari momenti della mia vita e all’importanza che hanno avuto per me, non posso non considerare l’esperienza all’Università di Padova come uno dei più importanti. L’imprinting ricevuto durante gli anni di specializzazione è stato infatti fondamentale per la mia mentalità professionale, così come la mia esperienza americana immediatamente successiva. Il mio ricordo più vivido dell’Università è legato sicuramente agli anni da specializzando insieme a mia moglie, anche lei giovane medico e tutt’ora accanto a me. Inoltre, la più grande soddisfazione è probabilmente quella di aver avuto la possibilità di tornare all’Università di Padova come docente, ricoprendo la Cattedra di Neurochirurgia del mitico Maestro Piero Frugoni, uno dei grandi fondatori della neurochirurgia italiana. Oggi posso dire di aver realizzato il mio sogno, visto che quando mi iscrissi a Medicina all’Università di Padova il mio obbiettivo era proprio quello di diventare un neurochirurgo.
Come si coniugano studi universitari e mondo professionale?
L’Università è sicuramente un’opportunità e una risorsa per tutti gli studenti che ambiscono ad avere una conoscenza vera ed un’etica professionale. L’Università di Padova non trasmette solo competenze, ma anche valori utili nella vita sociale e lavorativa. Qui mi sono stati trasmessi il rigore e l’onesta, non solo intellettuale, che ancora tutt’oggi porto con me, ma va anche ricordato l’orgoglio di appartenere a un’Istituzione che da 800 anni continua ad impegnarsi nella sua missione di fare cultura. Alcune delle missioni che l’Università si è posta infatti, si coniugano bene con le richieste del mondo lavorativo, come quelle di formare personale dotato di competenze altamente professionali, rigore operativo e apertura verso cittadini e Istituzioni. Questo tipo di preparazione è molto riconosciuta all’estero, dove gli studenti padovani sono stimati e apprezzati. Un contrasto che mi sorprende ogni volta se confronto l’importanza della città con la stima di cui gode la sua Università in Italia e nel mondo.
Associazione Alumni come ambasciatrice dell’Ateneo padovano
Dobbiamo prendere esempio dalle Associazioni Alumni delle grandi Università di scuola anglosassone. Non dobbiamo infatti aver timore di proclamare il nostro orgoglioso senso di appartenenza, in fondo 800 anni di storia ce lo consentono, così come la preparazione dei nostri studenti. È a loro che mi sento di dire di credere sempre in quello che vogliono realizzare e di essere ambiziosi. Perché non sognare, non credere ai propri sogni e non rischiare per realizzarli, sarebbero gli errori più grandi che potrebbero commettere.
22 Settembre 2017