Destro Federica
Program & Community Specialist Z-CUBE Srl | Maggio 2018
Dottorato di Ricerca in Economia e Management
Federica Destro è una giovane professionista che non si è mai fermata, sempre attiva e pronta a mettersi in gioco nel mondo del lavoro. Dopo la laurea con lode e il dottorato in Economia e Management, una serie di esperienze lavorative in Italia e all’estero, oggi vive a Milano dove lavora come Program and Community Specialist presso Zcube srl, research venture del Gruppo farmaceutico Zambon. Una professione particolare che lei stessa ci descrive così: «lavoro per l’iniziativa Open Accelerator, un programma internazionale di accelerazione che sostiene progetti innovativi e investe in startup nel campo delle Scienze della Vita. In questo contesto, seguo lo scouting e le partnership a livello nazionale». Lo spirito di aiutare le aziende nello sviluppare la loro creatività e la loro crescita Federica lo ha sempre avuto, ma il momento in cui se ne è resa conto è stato durante la tesi della laurea specialistica: «Mi è sempre piaciuta l’idea di contribuire allo sviluppo di un progetto imprenditoriale, infatti durante la tesi avevo iniziato a collaborare con una startup. Aiutare i ricercatori a portare le innovazioni scientifiche e tecnologiche sul mercato è una grande soddisfazione».
Il dottorato e le esperienze in Italia e all’estero
Il periodo che ha introdotto Federica nel mondo del lavoro è stato proprio quello del dottorato, che era strutturato per essere professionalizzante e focalizzato nell’imprenditorialità tecnologica: «Ho collaborato con diversi uffici per il trasferimento tecnologico in Italia e all’estero. Un’esperienza sicuramente rilevante per me è stata durante il dottorato quando ho trascorso un periodo come Visiting Scholar presso l’Università del Michigan, perché ho potuto lavorare e allo stesso tempo fare ricerca. E’ stato molto utile vedere come si lavora all’estero, l’Università del Michigan è tra le migliori 20 Università negli Stati Uniti per il trasferimento tecnologico e aveva attivato un catalyst network di esperti in diversi settori che venivano contattati nel momento in cui serviva una consulenza specializzata per un progetto di spinoff accademico o per lo sviluppo di una proof of concept. Tutto questo è stato un modo per aprire la mente e arricchire la mia rete di contatti».
L’Erasmus come momento di interazione e crescita personale
L’esperienza in Michigan non è stata l’unica all’estero per Federica, infatti tra i bei ricordi che ha degli anni universitari ci sono soprattutto i viaggi: «ho fatto l’Erasmus e lo stage della specialistica in Inghilterra. Entrambe queste esperienze mi hanno insegnato molto, l’Università di Padova offre agli studenti molte opportunità per studiare e lavorare in ambito internazionale. All’estero, per esempio, ho potuto conoscere un metodo di studio diverso, che si basa molto sul lavoro di gruppo, interagendo con persone di diverse culture e nazionalità. Oltre a questo, l’Università di Padova mi ha trasmesso molti valori, come l’impegno e la proattività: mi piaceva il fatto che venisse premiato chi lavorava sodo e cercava di fare l’”extra mile”, che non fosse solo uno studio di nozioni ma che fossero richiesti anche degli elaborati personali. Il lavoro di gruppo era stimolato ed incentivato, e nel mondo del lavoro è importante sapersi relazionare e collaborare con i colleghi. Questi valori li porto con me ancora oggi».
Lavoro: gli errori da non commettere e l’Associazione Alumni Unipd come rete di contatti
«Dal mio punto di vista – racconta Federica – un giovane laureato che si affaccia al mondo del lavoro non deve rimanere ingabbiato nella sua comfort zone. Il mondo è in continuo cambiamento, è importante arricchire sempre la propria professionalità. Quindi il mio consiglio è di mettersi in gioco e non sentirsi mai “già arrivati”, la laurea è solo un punto di partenza. L’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova è molto utile per i ragazzi che escono dall’Università per entrare in contatto con persone che lavorano già, non solo per avere un feedback sulle aziende, ma anche per conoscere meglio le opportunità professionali. Penso che l’Associazione Alumni possa favorire ancor di più i contatti tra persone che vivono nello stesso luogo, ma anche che lavorano nello stesso settore».
14 Maggio 2018