
Giadrossi Filippo
Quality Assurance Operator at dnata presso scalo aeroportuale di Venezia | Novembre 2017
Laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentari
Il post laurea di Filippo Giadrossi è lungo. È il 2012, in piena crisi economica e l’attesa per strappare un colloquio è durata oltre un anno. Poi si apre uno spiraglio: una selezione presso un grande gruppo internazionale nel mondo della grande distribuzione. «Il colloquio è andato male – ricorda Filippo – ma da questa esperienza ho capito che forse dovevo cercare in realtà più piccole. Ho quindi fatto un colloquio per entrare nel controllo qualità del servizio catering dell’aeroporto di Tessera. Nel giro di 48 ore ho iniziato a lavorare e ho scoperto un mondo nuovo, complesso, ricco di sfide e di cose da imparare».
L’importanza di avere un obiettivo e di inseguirlo con determinazione e tenacia
Filippo ha una laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentari, è molto preparato e conosce bene l’inglese, per questo l’azienda – una realtà internazionale con sede a Dubai – lo sceglie. Ma è anche il suo carattere a fare la differenza. Il suo percorso di studi, infatti, non è stato lineare. «Durante gli anni universitari – racconta Filippo – ho avuto dei problemi di ansia e di depressione. Questo mi ha portato a lavorare molto su me stesso. È stato un periodo lungo, che mi ha permesso di crescere molto personalmente e mi ha fatto capire l’importanza di avere un obiettivo, che per me era la laurea, e di inseguirlo con determinazione e tenacia».
Agilità e flessibilità essenziali per far fronte a mille dinamiche
Il mondo del catering aeroportuale è quindi una bella scoperta, «all’inizio però – confessa Filippo – è stato molto difficile. Avevo fatto uno stage in un’industria alimentare dove è tutto molto definito, ordinato, strutturato. Nel mio lavoro, invece, il ritmo è frenetico e i flussi di lavoro sono molto complicati. Però, grazie alla forte preparazione universitaria, avevo delle buone basi per potermi relazionare con tanti interlocutori, con i fornitori. Ma più di tutto ho imparato sul campo a essere agile e flessibile per far fronte alle mille dinamiche del settore. I primi anni di lavoro sono stati forse lontani dal mondo vero e proprio del controllo qualità, ma sono stati molto utili per conoscere in profondità tutte gli aspetti del mondo professionale».
Motivazione e capacità di prendere decisioni
Ma quali sono gli errori da evitare all’inizio del proprio percorso? Filippo non ha dubbi: «di sicuro bisogna evitare di partire con poca motivazione. Non si cerca lavoro solo per prendere soldi, perché l’aspetto economico all’inizio è gratificante ma poi non è più una leva così forte. Poi un neo laureato non deve peccare assolutamente di superbia, cioè pensare di essere già sufficientemente preparato. Facendo così si rischia di mettersi in lotta contro tutti i colleghi. Invece è necessario essere flessibili, fare ciò che è utile anche se all’inizio è un po’ distante da quello che pensavamo».
Perché sul lavoro non c’è il forse o il mi pare, ma bisogna prendere decisioni ogni giorno. «Questo –conclude Filippo – l’ho imparato all’Università, grazie al professore di microbiologia alimentare ed è un’eredità molto preziosa: era molto puntiglioso e severo agli esami, faceva domande scomode ma era il suo modo per capire se gli studenti erano veramente in grado di lavorare in un’industria e di far fronte a un ambiente competitivo e veloce che non fa sconti a nessuno».
07 Novembre 2017