
Fusaro Ambra
Responsabile Comunicazione per la Sostenibilità, BeeHouse | Maggio 2018
Laurea magistrale in Istituzioni e Politiche dei Diritti Umani e della Pace
«Se dovessi descrivere con un aggettivo la mia esperienza, dall’Università a oggi, direi altalenante. Nel senso che sono sempre stata una persona che tende a rivedere i piani e ad adattarsi a quello che le capita», dice Ambra sorridendo. Partiamo dall’inizio, dal suo percorso accademico: dopo la laurea triennale in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali all’Università del Salento, Ambra si sposta a Padova per seguire la magistrale in Istituzioni e Politiche dei Diritti Umani e della Pace. Per preparare la tesi su progetti di “Educazione e Formazione per l’Emancipazione di Donne Nepalesi Vittime di Violenza”, si trasferisce cinque mesi direttamente a Katmandu per fare ricerca sul campo. Terminata questa esperienza, che l’ha segnata molto, Ambra decide di fare un Master in “Environment & Development” alla London School of Economics and Political Science (LSE). Argomento della tesi: la sostenibilità dei sistemi agricoli misti e delle relative pratiche di allevamento, come alternative all’agricoltura e all’allevamento intensivi nell’ambito di comunità locali.
C’è bisogno di fare qualcosa di più concreto
«L’esperienza in Nepal e poi quella a Londra mi hanno fatto ricredere su molte cose. Entrambe -ma soprattutto gli studi in un’Università anglosassone- mi hanno dato modo di prendere atto del fatto che le grandi istituzioni si dedicano per lo più a elaborare teorie e grandi politiche, ma hanno difficoltà a “mantenersi prossime” alla vita reale delle persone cui, in ultima analisi, si rivolgono; quindi non hanno la capacità effettiva di mettere in atto soluzioni concrete, efficaci e soprattutto appropriate “caso per caso”». Ambra aveva infatti altre aspettative che nel corso degli anni si sono molto ridimensionate. «C’è stato un periodo un cui credevo di voler lavorare nelle Nazioni Unite, ed ebbi l’occasione di visitarne la sede a Ginevra grazie a un viaggio di gruppo organizzato nell’ambito del mio corso di studi all’Università di Padova. Fu la prima occasione in cui ciò che trovai dinanzi a me stridette parecchio con i miei valori: non riuscivo a vedere le ricadute di quel lavoro sulla vita delle persone di cui si parlava. Oggi, a distanza di qualche anno, ho preso consapevolezza del fatto che, in verità, quelle realtà istituzionali sono sicuramente utili dal punto di vista politico dello “standard setting” in una pluralità di campi del vivere in comune e dell’attività umana; ma, personalmente, preferisco e amo confrontarmi direttamente con le persone, collaborare con loro attivamente per creare valore e -si spera- generare un contributo sociale positivo tangibile». Oggi, Ambra ha trovato la sua dimensione mettendo a disposizione le sue conoscenze per alcune aziende della sua terra, il Salento: si occupa della comunicazione di contenuti storico-culturali e della gestione clienti per un’agenzia che opera nell’ambito del turismo culturale, inoltre cura tutta la comunicazione sulla sostenibilità ambientale per un’azienda di apicoltura ecologica.
È importante investire nell’educazione e nell’auto-formazione
Ambra è ritornata nella sua terra natale, ma il ricordo degli anni passati a Padova è ancora vivido: «ho conosciuto tanti amici e le lezioni di alcuni professori me le porto ancora nel cuore.«Ricordo il corso di Economia del Capitale Umano, che mi ha fatto capire quanto sia importante investire nell’educazione/formazione -soprattutto nei cosiddetti Paesi del Sud del mondo- per dare alle persone gli strumenti per produrre reddito da sé; e ancora -continua Ambra- ricordo con piacere la mia relatrice, prof.ssa del corso di Politiche Internazionali dell’Educazione, che con le sua passione per la materia ha avuto il merito di farmi comprendere cosa si nasconde oltre le parole “ispirate” delle Politiche Educative, ossia la piena realizzazione dell’uomo in tutto il suo potenziale conoscitivo e creativo». Oltre ai ricordi, ci sono anche i valori che il corso di studi all’Università di Padova ha trasmesso ad Ambra e in cui si è fin da subito rispecchiata, come appunto quello del diritto all’educazione, per far nascere nelle persone la capacità critica, la voglia continua di apprendere, di superarsi e di “esplorare”: «Bisogna nutrire valori saldi, avere il coraggio di scommettere sulle proprie idee, investire su se stessi, magari “capitalizzare” sulle proprie passioni, per poter offrire valore agli altri anche in ambito professionale». Ed è proprio dalla sua esperienza che Ambra consiglia ai giovani laureati di «mettere le proprie capacità e competenze al servizio degli altri. L’errore comune è quello di pensare che dopo la laurea si debba trovare subito il lavoro che calzi perfettamente con i propri studi, come se fosse dovuto. La verità è che bisogna fare molta gavetta, scommettere sulla propria creatività e sulle proprie capacità, e sperimentare. Altro errore è che, una volta che si trovi un lavoro, si smetta di coltivare i propri interessi e di studiare. Credo che una persona che continui ad approfondire e ad auto-formarsi costantemente finisca per avere uno spessore umano diverso da chi non lo fa, e questo si rifletterà positivamente in ogni ambito della propria vita, non ultimo quello professionale».
25 Maggio 2018