Inguscio Francesco
Ceo & Rainmaker in Nuvolab | Novembre 2016
Laurea in Finanza
Dicembre 2016
L’Università di Padova mi ha insegnato a saper fare i conti con le idee.
Mi ha fornito una preparazione quantitativo-finanziaria molto marcata che mi aiuta a dare ordine e business sense nelle idee tecnologiche che incontro sulla mia strada e una curiosità innata per connetterle tra loro in modo innovativo, per creare aziende di valore.
Degli anni trascorsi nell’Ateneo patavino, particolarmente importante per le mie scelte future è stato l’ultimo anno della specialistica (2005) in Banca e Finanza. Anche se era un corso opzionale di un altro percorso di laurea, ho potuto frequentare il corso di Business Plan del prof. Favotto. Grazie ad esso ho trasformato una mia idea (uno spazzolino da denti all-in-one) in un progetto d’impresa (sulla carta). Ho utilizzato quel business plan per vincere le selezioni di StartCup Veneto quell’anno e con i soldi del premio ho registrato il brevetto del progetto che avevo sviluppato con un amico di ingegneria meccanica. Finita la laurea, mentre lavoravo in consulenza, ho provato per anni a vendere quel brevetto ad alcune multinazionali nel mondo dell’oral care, senza successo. E’ proprio vero che “experience is what you get when you don’t get what you want” e quell’insuccesso per me è stato preziosissimo. Ho capito che per trasformare un’intuizione di tecnologica in un’azienda di successo, il valore non sta nell’idea ma nella execution che la circonda. E a sviluppare questa capacità ho dedicato buona parte del mio successivo percorso professionale.
Mi reputo una persona molto razionale, ma nonostante ciò, ho sempre seguito le mie passioni personali più che la logica.
Il cuore ha sempre scelto i miei “perché” personali, la testa ha sempre trovato il “come” poterli realizzare al meglio… e il mercato (e il destino) ha infine selezionato “cosa” funzionava meglio.
Laureato con lode in Finanza a Padova avrei potuto continuare una professione in quel mondo ma ho preferito lasciare una carriera nel mondo della finanza per approfondire le mie passioni nella valorizzazione dell’innovazione tramite un master in Innovation Management alla Scuola Sant’Anna di Pisa.
Finito il master avevo alcune offerte per lavori interessanti all’interno di banche consolidate ma, nuovamente, ho scelto di lasciare tutto (inclusa l’Italia) accettando una borsa Fulbright e andando a studiare e lavorare in Silicon Valley, dove poi sono rimasto per quasi 2 anni.
Tornato in patria invece che cercare un posto da dipendente (magari in qualche struttura nel mondo dell’innovazione) ho voluto portare alle estreme conseguenze il mio percorso nel mondo dell’imprenditoria, creando un venture accelerator che sviluppa startup innovative, Nuvolab, che in questi anni ha contribuito a sviluppare decine di start up in Italia e all’estero.
Uno dei valori acquisiti all’Università è stato quello dell’ibridazione. Durante gli anni universitari, ho avuto la fortuna di poter studiare e dedicarmi all’impegno politico all’interno dell’Università venendo stimolato ad arricchire l’esperienza formativa con esperienze fuori dal percorso “standard”. Sia all’interno della mia Facoltà (frequentando opzionali più o meno di tutti i percorsi di laurea) sia tra Facoltà diverse, collaborando con Ingegneria Meccanica, sia per realizzare il mio primo brevetto che per supportare la squadra corse di Formula Student con il team di RaceUp.
Il valore che ho trovato negli “incroci” tra discipline diverse nel lungo periodo ha sempre pagato di più di seguire un’unica “strada dritta” e indipendente dalle altre.
Mi piace molto ciò che fa l’Associazione Alumni e la ritengo utile a dare un senso al networking. Senza uno scopo in un network si fa gruppo e si fa semplice networking restando uno “stato in luogo”.
Un gruppo con uno scopo diventa una squadra che diventa “moto a luogo” verso progetti sempre più utili agli Alumni stessi e aumentando il valore di essere laureati nell’Ateneo di Padova.
Mi auguro che l’Associazione possa trovare adeguato tempo e risorse per creare una struttura diffusa sul territorio nazionale (tramite chapter) che continui a far sentire tutti i laureati parte della stessa community in cui sono entrati iscrivendosi all’Ateneo di Padova.
07 Dicembre 2016