Orlandi Nausicaa
C.E.D.E.S.A. S.r.l. e Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici | Agosto 2018
Laurea in Chimica
La storia personale e professionale di Nausicaa Orlandi, chimica laureata a Padova, ha una costante: corre sempre su due binari. Sin dagli inizi. «Il mio percorso – racconta Orlandi – devo dire che è iniziato quando ho compreso il significato di “intraprendere” e dunque ho deciso di mettermi in gioco in prima persona, divenendo “imprenditore” anche se ero sui banchi universitari. Correva l’anno 1998, e conservo ancora vivido il ricordo delle bozze di logo della società che stavo per fondare, ispirate a quanto stavo studiando a Chimica Industriale. C.E.D.E.S.A. S.r.l. compie quest’anno 20 anni ed il suo logo è la molecola del benzene». Poi, una volta completati gli studi e superato l’esame di Stato, all’attività imprenditoriale si affianca un impegno civile e istituzionale costante: il Gruppo Giovani Imprenditori di Padova – dove è stata parte del Consiglio Direttivo – poi l’Ordine Interprovinciale dei Chimici del Veneto fino all’incarico di tesoriere per otto anni nel Consiglio Nazionale dei Chimici di cui è diventata Presidente e, da ultimo, nel 2018, la nomina a primo Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, nato con la Legge Lorenzin.
Una fiamma nata all’Università e mai spenta
Il percorso professionale di Nausicaa Orlandi deve molto alla facoltà di Chimica a Padova. «Ho sempre pensato – prosegue – che “gli studenti non siano otri da riempire ma fiaccole da accendere”. Sotto questo profilo l’Università mi ha trasmesso la passione per la conoscenza e l’approfondimento in ottica creativa. Non solo, fra i banchi di Chimica ho conosciuto la determinazione nel raggiungere gli obiettivi e la capacità di lavorare in gruppo. E ricordo ancora con gioia la prima volta che sono entrata in un laboratorio chimico: venendo dal liceo classico non ero mai stata in un laboratorio, me l’ero immaginata più volte, ma per la prima volta potevo entrarci e cominciare a “creare”».
Sogni e forza di volontà sono il nostro motore
L’entusiasmo e l’energia di Nausicaa Orlandi sono oggi la testimonianza più forte di un percorso ricco. «Posso dirmi soddisfatta per aver raggiunto l’obiettivo di una professionalità lavorativa ed istituzionale riconosciuta. Si dice che i sogni siano parte della gioventù quando si è ancora lontani dalla concretezza della realtà quotidiana. Tuttavia, da sognatrice, ritengo che si debba sempre continuare a sognare, poiché i sogni insieme alla forza di volontà sono quei motori propulsori che ci permettono di migliorare continuativamente e poter affrontare nuove strade, nuovi traguardi e nuovi obiettivi. È necessario infatti evolversi e cambiare per poter continuare ad esserci in un mondo così in continua, costante e veloce trasformazione. Per questo dico ai giovani che si laureano: non scambiate la laurea come punto di arrivo e non smettete mai di aggiornarvi continuamente andando oltre il proprio settore. E, soprattutto, evitate di rimanere stretti nella formazione acquisita seguendo gli stereotipi che si è immaginato entrando nel mondo universitario: lo studio universitario è un “alfabeto” ed il giovane laureato deve formare le parole».
Un ponte fra Università e società
Come sono considerati i laureati a Padova in un ambito molto specifico e di grande responsabilità come la chimica? «Padova – risponde Orlandi – sicuramente vanta un Ateneo riconosciuto a livello nazionale ed apprezzato per il livello di preparazione che offre nelle proprie discipline scientifiche. Di riflesso lo studente che esce dall’Ateneo Patavino viene ritenuto avere un’ottima preparazione di base e gli strumenti necessari per poter poi studiare quanto il mondo del lavoro richiede. Certamente sono stati i passi fatti per poter portare la preparazione accademica sempre più vicina alla realtà lavorativa, tuttavia questo gap è ancora presente e si riscontra in particolare in fase di colloquio con neolaureati per inserimento in attività lavorative. E in questo credo che Alumni possa avere un ruolo fondamentale, soprattutto grazie alla presenza di testimonials che possono far comprendere ancor di più le opportunità che il nostro ateneo offre ai giovani italiani e non».
10 Luglio 2018