L'articolo parla dell'intervento di Gianluca Torregrossa a Chirurgia Robotica e chirurgia Microinvasiva: presente e futuro della chirurgia cardiaca

L’innovazione vincente nella cardiochirurgia con Gianluca Torregrossa

4 Febbraio 2019 Associazione Alumni_admin Categories news

Lo scorso primo febbraio 2019 Sala delle Edicole a Padova era gremita in occasione della premiazione del Premio di studio intitolato a Maria Paola Belloni, giunto quest’anno alla sua Terza edizione.

Nonostante la pioggia erano presenti in più di un centinaio per applaudire Gianluca Torregrossa, volato a Padova dall’America, precisamente da New York, dove risiede e lavora come Assistant Professor in Chirurgia Cardiaca e Associate Director of Robotic Heart Surgery per il Mount Sinai Saint Luke Hospital.

Gianluca Torregrossa ha ammaliato i presenti con il suo speech sulla cardiochirurgia mini-invasiva e robotica, raccontando i progressi della tecnica in questo campo, i risultati e gli obiettivi da raggiungere. E’ riuscito a trasportare l’intera platea in sala operatoria, lasciando a bocca aperta i presenti nel raccontare il suo lavoro, supportato da immagini e video di alcune delle sue abituali operazioni chirurgiche.

Mi immagino un giorno in cui un’operazione cardiochirurgica con robot possa essere eseguita a distanza. Penso anche alla possibilità di avere dislocata una macchina in Africa, ad esempio, comandata da un chirurgo in un’altra parte del mondo, con il solo supporto tecnico di un addetto che sappia inserire le braccia del robot sul paziente. Posso pensare anche ad una collegamento “in diretta” nel semplice caso in cui il cardio-chirurgo che sta eseguendo l’operazione necessiti di un aiuto da un professionista non fisicamente presente nella struttura ospedaliera; poter far sì che prenda quest’ultimo il controllo del robot e continui l’operazione a distanza ma con altissima precisione.

Di grande pathos la conclusione dell’incontro, che Torregrossa dedica alla memoria di Maria Paola Belloni, professionista geniale nel campo della medicina di laboratorio e nel settore bio-medico:

Un esempio eccezionale, di un’Italia che dovrebbe sempre impegnarsi per la ricerca. Una donna illuminata che ha lasciato il segno e che dovrebbe fungere per tutti noi da modello.

Gli ospiti hanno poi potuto visitare gratuitamente gli spazi di Palazzo Bo, tramite una visita guidata gratuita organizzata in collaborazione con l’Ufficio Public Engagement dell’Università di Padova.

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Fotografie: Claudia De Dominicis 

 

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