Saper gestire le emozioni è fondamentale per il successo nel lavoro
Meglio non perdersi nelle emozioni (Not lost in Emotions) per avere successo nel lavoro, questo il consiglio conclusivo della Prof.ssa Vanda Zammuner, professoressa ordinaria di Psicologia Sociale all’Università di Padova, che martedì 4 febbraio 2020 ha condotto la tavola rotonda “Lost in Emotions: l’intelligenza emotiva chiave per il successo sul lavoro”.Ma partiamo dall’inizio.
In apertura dell’evento, i saluti istituzionali della dott.ssa Cristina Felicioni, Direttrice dell’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova, che, a nome del Presidente Andrea Vinelli e dell’Associazione tutta, ha dato il benvenuto ai relatori e i 100 ospiti presenti in Sala delle Edicole.
La parola è poi passata alla Prof.ssa Annalisa Oboe, Prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere dell’Ateneo e Direttrice del Centro di Ateneo Elena Cornaro, che ha parlato dell’importanza delle soft skills nel mondo del lavoro e di come l’intelligenza emotiva sia una di quelle fondamentali.
La prof.ssa Oboe, nel ribadire l’importante ruolo delle donne nella società e nel mondo del lavoro ha raccontato le ragioni che sottendono la nascita del premio Elena Lucrezia Cornaro Piscopia Università degli Studi di Padova, giunto alla sua seconda edizione.
Il premio intitolato a Elena Cornaro
Il premio, promosso dall’Ateneo di Padova, dalle Associazioni Alumni e Amici dell’Università e da Solgar Italia Multinutrient S.p.a., nasce per dare voce e valorizzare le donne che oggi e nei quasi 8 secoli di storia dell’Ateneo si impegnano e si sono impegnate dando il loro contributo accademico, intellettuale e sociale. Il bando, del valore di 5000€, scade il 1 aprile 2020 ed è rivolto a laureati e laureate dell’Università di Padova che abbiano svolto lavori di tesi, ricerca o saggi che:
- ricoprano la storia dei saperi, della ricerca e della didattica in cui le donne si sono impegnate nel tempo, e individuino e raccontino il contributo autorevole di figure che hanno studiato e/o lavorato nel nostro Ateneo in ogni ambito scientifico-disciplinare.
- descrivano, analizzano o promuovano la vita scientifica accademica delle donne all’Università di Padova in tutte le discipline, da una prospettiva di genere.
Intelligenza emotiva e carriera
La parte centrale dell’evento ha visto la Prof.ssa Vanda Zammuner introdurre il tema dell’intelligenza emotiva, descritta come un’abilità che ci permette di percepire e riconoscere le emozioni per poi gestirle con consapevolezza, così da poterle allineare ai propri obiettivi e promuovere la crescita intellettuale ed emotiva. Le slide utilizzate dalla professoressa sono disponibili al seguente link.
Ma come si traducono in pratica le teorie sull’intelligenza emotiva? Ce lo hanno raccontato quattro manager, donne di successo, che ogni giorno utilizzano la loro intelligenza emotiva per raggiungere obiettivi personali e professionali:
- Anna Bassoni, Direttrice Qualità, Dainese SpA
- Giada Caudullo, Vicepresidente e Direttore Board Didattico-Scientifico ed Iniziative Culturali Solgar Italia Multinutrient Spa
- Ida Poletto, Direttrice dell’Hotel Abano Ritz di Abano Terme
- Chiara Rossetto, CEO di Molino Rossetto SpA
Pur con ruoli, formazioni e personalità molto diverse le une dalle altre, ognuna di loro ha arricchito la discussione con esempi concreti, tratti dalla propria esperienza, che hanno permesso di comprendere meglio l’importanza di saper gestire le proprie emozioni e quelle degli altri per raggiungere efficacemente un risultato o risolvere un problema, senza farsi prendere dal panico, utilizzando dunque capacità connesse alla loro intelligenza emotiva.
Le loro testimonianze parlavano di relazioni con i clienti, di rapporti tra colleghi e tra componenti di un team o di interazione con i vertici dell’azienda, che in alcune storie coincideva con parte della famiglia, cosa che complicava non di poco la situazione e la gestione delle emozioni, risultando così un’ottima palestra di intelligenza emotiva.
L’incontro si è concluso con la presentazione della mostra “Incontro e Abbraccio nella scultura del Novecento da Rodin a Mitoraj” del dott. Alfonso Pluchinotta, co-curatore dell’esposizione, che ci ha offerto una visita guidata d’eccezione, dando evidenza a come le emozioni possano prendere forma nella scultura, in una passeggiata tra opere d’arte che hanno come file rouge la relazione con sé stessi e con l’altro.