Padova e l’Università hanno un’anima verde: guarda la videoregistrazione!

15 Settembre 2022 Associazione Alumni_admin Categories news, Senza categoria

Mercoledì 7 settembre 2022 si è tenuta presso l’Aula Nievo di Palazzo Bo una lezione aperta in preparazione della quinta edizione del festival “Anime Verdi” in cui i cittadini e l’Università di Padova aprono le porte dei propri giardini al pubblico. L’evento “Padova e l’Università hanno un’anima verde“, molto atteso sia dai cittadini che dai proprietari dei giardini, è stato organizzato dall’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova e Anime Verdi in collaborazione con il Progetto Giovani del Comune di Padova.

Il ruolo del verde nella vita e nella storia dell’Università, degli studenti e della cittadinanza è stata la macro tematica della lezione, introdotta da Stefano De Stefani, Curatore di Anime Verdi e Presidente de Il Raggio Verde il quale ha sottolineato come tra la prima e la quinta edizione – quella attuale – il numero di giardini visitabili sia raddoppiato grazie alla disponibilità dei cittadini ad aprire le proprie case agli altri.

È poi intervenuto Antonio Bressa, Assessore al Verde del Comune di Padova, per sottolineare quanta importanza abbiano gli spazi verdi all’interno della comunità, dal punto di vista ambientale, sociale, storico e anche economico.
A seguire, Isabella Zotti Minici, Consigliera dell’Associazione Alumni dell’Università di Padova, ha rimarcato l’interesse e l’impegno dell’Associazione nel campo della sostenibilità ambientale e non, portando come esempio la collaborazione con il progetto UNITI, il ciclo di appuntamenti Ripensare Circolare e la partnership con ETIFOR.

Alla Prorettrice con delega alla Sostenibilità dell’Università di Padova Francesca Da Porto il compito di introdurre la tavola rotonda e rimarcare come la sostenibilità faccia parte dei valori dell’Ateneo e di quanto sia di giovamento per l’ambiente e la cittadinanza investire negli spazi verdi.

L’Università in giardino

La moderatrice della tavola rotonda, Antonella Pietrogrande, Coordinatrice del Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova, ha posto l’attenzione sulle eccellenze che compongono gli spazi verdi appartenenti all’Ateneo Patavino e ha posto ai vari relatori la prima tematica di intervento: la visione generale degli spazi verdi dell’ateneo e la loro importanza, consistenza, eventuali problematiche e valore per cittadini e studenti.

Il primo a prendere parola è stato il Professor Raffaele Cavalli, curatore di Villa Parco Bolasco, che ha esposto i dati sull’estensione del verde dell’Università Patavina, pari a circa 311mila mq e sul numero di specie di alberi, 68. Ha poi presentato la propria analisi S.W.O.T. sul patrimonio verde, presentandone debolezze, minacce e rischi.
A seguire è intervenuto il Professor Mauro Varotto, Delegato ai Musei e Collezioni dell’Università di Padova che ha posto in evidenza come lo spazio verde dell’Ateneo ricopra il doppio della superficie edificata e soffermandosi sui sette polmoni verdi di Padova.

Il Professor Livio Trainotti, Vice Prefetto dell’Orto Botanico dell’Università di Padova, ha poi introdotto alcune informazioni sulla storia, la grandezza, la biodiversità e la crescita negli anni dell’Orto Botanico, sia in ampiezza che in numero di visitatori, in netta ripresa rispetto al periodo di emergenza sanitaria. Non è mancato poi uno sguardo al futuro, fornendo aggiornamenti sulla creazione del museo sull’Orto Botanico che troverà posto al proprio interno.

Al termine degli interventi, la Professoressa Benedetta Castiglioni, Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Scienze per il Paesaggio dell’Università di Padova, si è focalizzata su come l’aspetto umano e sociale siano fondamentali nel trattare lo spazio verde e come i singoli cittadini gli diano valore.

Nel secondo giro di interventi i relatori hanno avuto modo di arricchire quanto detto in precedenza.

Presentazione 5^ edizione di Anime Verdi

Durante la presentazione sono intervenuti Stefano De Stefani, Fiorita Luciano, Capo Settore del Gabinetto del Sindaco di Padova, Sofia Bisoffi, fotografa e Cassandra Baldini della Cooperativa Raggio Verde.
La dott.ssa Luciano ha ringraziato sentitamente i proprietari per aver messo a disposizione della cittadinanza i loro giardini, in quanto “chi apre un giardino apre la propria anima”. Infatti non solo mettono a disposizione uno spazio fisico, ma permettono di far fiorire una comunità ricca di idee che prendono forma grazie a progetti come quello di Anime Verdi.

A oggi, secondo le parole della dott.ssa Luciano, è meglio parlare di realtà di Anime Verdi più che di progetto: dalla prima idea progettuale che vedeva 23 spazi verdi di privati, arrivati alla quinta edizione, è possibile ora accedere a 47 giardini. I giardini e le aree verdi sono in costante dialogo tra loro, grazie ai partecipanti che raccontano e condividono con entusiasmo la loro esperienza. E’ fondamentale, secondo la dott. ssa Luciano, che passi l’idea che “se anche i giardini sono privati, rimangono comunque un bene comune”.

A seguire, sono intervenute Cassandra Baldini e Sofia Bisoffi per presentare la mostra fotografica “Cogliere l’attimo – scatti di vita quotidiana nei giardini universitari, aperta al pubblico da mercoledì 7 a domenica 18 settembre presso l’InfoPoint di Anime Verdi in Piazza delle Erbe. La mostra fotografica è l’esito effettivo del laboratorio di street photography, tenuto da Sofia Bisoffi, che Anime Verdi, in collaborazione con il Progetto Giovani del Comune di Padova, ha inserito nella sua offerta formativa con l’obiettivo di coinvolgere ancora di più i giovani all’interno del Festival. L’idea della mostra è raccontare i giardini con uno sguardo incentrato sul modo quotidiano di vivere il giardino stesso: le partecipanti al progetto (Ilaria Martinelli, Anna Vacillotto, Ilenia Manganiello, Rosalinda Persico) hanno osservato e catturato, ognuna con uno sguardo differente, persone comuni negli spazi verdi pubblici del Comune e dell’Università di Padova, per sottolineare i diversi aspetti della società nella vita di tutti i giorni e “cristallizzare il momento tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda”.

L’evento si è concluso con l’augurio e l’invito a una numerosa partecipazione al festival.

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