Francesco Marchiori, vincitore del Premio di laurea “Pierluigi Manzoni” grazie alla cybersecurity.

16 Novembre 2023 Associazione Alumni_admin Categories Interviste Ingegneria, news

Francesco Marchiori, dottorando in “Brain, Mind and Computer Science” presso l’Università degli Studi di Padova, è uno dei due vincitori del Premio di laurea “Pierluigi Manzoni”.
Gli abbiamo chiesto di raccontarci il suo percorso e il suo elaborato!

Ciao Francesco, grazie per il tuo tempo!
Presentati e descriviti con un aggettivo.

Sono Francesco Marchiori, un dottorando appassionato e dedicato nel campo della sicurezza informatica. Mi definirei “tenace” nella mia ricerca e nell’affrontare le sfide della cybersecurity.

Raccontaci il tuo percorso formativo fino a oggi.

Ho iniziato il mio percorso formativo con la laurea triennale in Ingegneria dell’Informazione presso l’Università di Padova, approfondendo poi la mia conoscenza nel campo della sicurezza informatica con la laurea magistrale in Cybersecurity.
Durante questo percorso, ho avuto l’opportunità di collaborare con Leonardo S.p.A. su aspetti di ricerca della Cyber Threat Intelligence, contribuendo a plasmare la mia prospettiva pratica in questo campo.

Dopo questi anni all’Università di Padova, quali conoscenze e competenze ti ha trasmesso l’Ateneo?

L’Università di Padova ha giocato un ruolo fondamentale nella mia formazione, fornendomi solide basi tecniche e metodologiche nel campo della sicurezza informatica.
In particolare, la collaborazione con il gruppo di ricerca “SPRITZ” sotto la guida del Prof. Mauro Conti mi ha permesso (e mi sta tuttora permettendo) di approfondire le mie competenze e di sviluppare una visione critica e innovativa nei confronti della cybersecurity.

Raccontaci di cosa parla il tuo elaborato risultato vincitore del Premio di laurea “Pierluigi Manzoni”.

Il mio elaborato, intitolato “STIXnet: entity and relation extraction from unstructured CTI reports”, si concentra sull’estrazione di entità e relazioni da report di Cyber Threat Intelligence non strutturati.
Ciò significa utilizzare svariate tecniche di Natural Language Processing e Intelligenza Artificiale per estrarre automaticamente informazioni critiche relative a minacce ed attaccanti da report scritti in linguaggio naturale.
Con STIXnet, è possibile processare un report in una frazione del tempo che sarebbe richiesto da un analista umano, permettendo quindi una più rapida applicazione di possibili difese da questi attacchi.

Essendo un argomento estremamente attuale nel campo della sicurezza nazionale ed internazionale, credi ci sarà un’applicazione massiccia di questa analisi? Cambierà il mondo delle informazioni trasmesse?

Credo che l’analisi proposta nel mio elaborato avrà un impatto significativo nel campo della sicurezza informatica a livello nazionale e internazionale.
Le soluzioni presentate possono contribuire a migliorare la prevenzione dei danni informatici e influenzare positivamente la trasmissione di informazioni nel contesto della Cyber Threat Intelligence.
Infatti, questa ricerca è stata anche presentata ad una conferenza internazionale ed è rientrata nella sessione dei “Best Paper Award”.

Secondo te, cosa è stato premiato del tuo elaborato?

Credo che il riconoscimento nel mio lavoro sia dovuto alla sua innovazione accademica e al suo potenziale impatto nel campo della Cyber Threat Intelligence.
In un contesto in cui gli attacchi informatici diventano sempre più numerosi e pericolosi, il mio elaborato si propone come una soluzione avanzata e promettente.
L’approccio innovativo all’estrazione di entità e relazioni da rapporti CTI rappresenta una risorsa fondamentale per migliorare la prevenzione dei danni informatici, sottolineando l’importanza crescente della cybersecurity nell’attuale panorama tecnologico.

Come ti sei appassionato al mondo della cybersecurity?

Il mio interesse per la cybersecurity ha avuto origine durante il liceo, ispirato dalla serie televisiva “Mr. Robot” e dalla rappresentazione coinvolgente degli attacchi informatici.
Questa passione ha continuato a crescere, portandomi a scegliere un percorso legato all’informazione e all’informatica durante la triennale. Un elemento determinante è stato il fatto che proprio l’anno della mia laurea triennale coincidesse con l’introduzione della magistrale in Cybersecurity all’Università di Padova.
La prospettiva di partecipare a un programma appena creato ha influito sulla mia decisione di continuare gli studi in questo campo, dando vita a un percorso accademico che mi ha permesso di approfondire la mia comprensione e di contribuire attivamente alla ricerca in questo settore in rapida evoluzione.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Attualmente, come dottorando presso l’Università degli Studi di Padova, il mio focus è incentrato sulla ricerca nel campo della cybersecurity.
Sebbene al momento non abbia ancora un obiettivo ben definito, il mio intento è quello di continuare su questa direzione e persistere nel mondo della ricerca. Voglio contribuire al progresso della sicurezza informatica, affrontando le sfide emergenti e sviluppando soluzioni innovative.
La mia aspirazione è quella di giocare un ruolo attivo nel plasmare il futuro della cybersecurity attraverso la ricerca accademica e l’applicazione pratica delle conoscenze acquisite nel corso della mia carriera.

Un ultimo consiglio a tutti gli alumni e alumnae dell’Ateneo patavino.

Vorrei consigliare a tutti gli alumni e alumnae di continuare a perseguire la loro passione e di essere aperti alle opportunità che il percorso post-laurea offre.
La curiosità e la volontà di imparare continuamente sono elementi chiave per il successo in qualsiasi campo, specialmente in un settore in continua evoluzione come la sicurezza informatica.

Il premio di laurea “Pierlugi Manzoni”

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