La tempesta Vaia e il suo lascito
La notte del 29 ottobre 2018 ha visto abbattersi sulla Piana Marcésiana un ciclone senza precedenti, con raffiche di vento oltre i 200 km/h.
Il paesaggio dei diversi comuni e territori della zona è stato così irrimediabilmente compromesso; tra questi vi è anche il comune di Enego.
Questo improvviso disastro ha portato così alla distruzione di 14 milioni di alberi, per un totale di 40.000 ettari di bosco.
Si stima che un tale quantitativo di legname, in condizioni di normalità, sarebbe stato abbattuto e venduto nel giro di più di un secolo.
Sebbene l’identità di questi territori abbia subito un’enorme ferita, vi è ancora la speranza e la voglia dei cittadini di recuperare la bellezza di un tempo.
Grow Alumni, Grow Trees!
La nostra Associazione Alumni ha scelto di fare della responsabilità ambientale uno dei propri focus principali, supportando l'Ateneo nelle molte progettualità per sviluppare e promuovere politiche, pratiche, tecnologia e ricerca compatibili con l'equilibrio degli ecosistemi. Dalla nostra attenzione alle conseguenze della crisi climatica e dalla volontà di dare voce a chi propone soluzioni al riguardo, è nato il nostro impegno divulgativo sul tema dell'Economia Circolare, con il nostro ciclo Ripensare Circolare.
Abbiamo però deciso di fare un passo ulteriore.
Ognuno di noi può dare il proprio contributo come privato cittadino, per risollevare la situazione che il ciclone Vaia ci ha lasciato. Come Associazione, però, abbiamo scelto di mobilitare la nostra rete con un'azione collettiva e strutturale, legando le nostre adesioni a Socio/a alla riqualificazione del sito di Enego, affiancando la crescita della nostra Associazione alla crescita di una foresta.
L’Associazione Alumni, in collaborazione con la piattaforma WOWnature, ha deciso di contribuire a risollevare le sorti della foresta di Enego, nell'altipiano dell'Asiago, uno dei tanti siti fortemente degradati dalla tempesta Vaia dell'ottobre 2018. Questo impegno congiunto verrà realizzato attraverso l’adozione e la crescita di un albero nella foresta di Enego ogni 10 persone che decideranno di diventare Soci di Alumni.
Perché WOWnature
La scelta del nostro partner in quest'impresa è ricaduta su WOWnature, progetto dello spin-off dell’Università di Padova Etifor S.r.l. Società Benefit.
Etifor nasce per trasformare le conoscenze maturate nel mondo accademico in soluzioni concrete per l’ambiente, proponendo al mondo associativo, aziendale e delle PA consulenza di alto profilo in ambito ambientale e forestale.
Questa scelta riflette la consapevolezza del grandissimo patrimonio di competenze e conoscenze presenti in Etifor, garanzia di scelte informate ed efficaci nelle modalità di scelta, impianto e soprattutto mantenimento degli alberi.
Solo così si può compiere un'azione efficace, senza ricadere nell'ambientalismo di facciata.
Gli alberi che adotteremo e faremo crescere insieme
L’abete è l’albero che nell’immaginario collettivo rappresenta la montagna.
Alto, vigoroso, perfetto in ogni stagione, l'abete comunica positività e... un pizzico di spirito natalizio tutto l’anno.
Un abete in media cattura 33 kg di CO2 in un anno, pari a 190 km percorsi in automobile.
Suggestivo e imponente, il faggio compare spesso nelle leggende popolari collegato a messaggi positivi.
È anche una delle specie più apprezzate dagli selvatici per via dei suoi frutti commestibili (detti faggine o faggiole). Basti pensare che il suo stesso nome deriva dal greco phagein che significa “mangiare” proprio perché è da sempre fonte di nutrimento per uomini e animali.
Un faggio in media cattura 33 kg di CO2 in un anno, pari a 190 km percorsi in automobile.
Questa conifera nativa delle montagne dell’Europa Centrale è conosciuta per la resistenza al freddo. Il suo legno duro e resistente rende il larice perfetto per costruire case in montagna.
Un larice in media cattura circa 33 kg di CO2 in un anno, pari a 190 km percorsi in automobile.
Contribuisci a far crescere la foresta di Alumni
Diventa Socio/a Alumni, parte della quota andrà destinata alla riforestazione dei boschi sull'Altopiano di Asiago, per un futuro più responsabile.
Il progetto "Bosco degli 800 anni dell’Università degli Studi di Padova"
Un progetto ideato e realizzato dal Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali che ha l’obiettivo di rinverdire parte della superficie forestale colpita dalla tempesta Vaia, in una zona storica e ben visibile tra Asiago e Monte Zebio, scopri di più sull'iniziativa cliccando il pulsante qui sotto.