Greta Beltramini vince il Premio Battistuzzi: presto il tirocinio in Sierra Leone

3 Febbraio 2020 Associazione Alumni_admin Categories news

Mercoledì 29 gennaio 2019 si è svolta in Sala delle Edicole di Palazzo Capitanio la cerimonia di conferimento del Premio di Laurea intitolato a Irma Battistuzzi, giunto alla sua terza edizione.

La dottoressa Greta Beltramini si è aggiudicata l'opportunità di svolgere un tirocinio post lauream di due mesi in Sierra Leone, in una delle strutture dove opera Medici con l'Africa Cuamm.

La cerimonia è stata anche occasione per ascoltare esperienze dirette di medici volontari per Cuamm, assieme alla testimonianza di chi, prima di Greta, ha vinto il Premio.

Vediamo com'è andata...

Il ricordo di Irma

E' con orgoglio che Andrea Vinelli, Presidente degli Alumni, guarda a questo Premio, nato da una famiglia di Alumni, come quella di Irma Battistuzzi, e destinato ad altri Alumni: l'esempio virtuoso di una comunità che diventa una rete operative di persone, che collaborano per portare un cambiamento positivo.

Orgoglio condiviso da Giorgio Perilongo, direttore del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino, e da Erich Cosmi, presidente del corso di laurea in Ostetricia, per la valorizzazione del ruolo centrale che le ostetriche hanno nella tutela della salute, in concomitanza con la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare il 2020 l'Anno delle Infermiere e delle Ostetriche (maggiori informazioni a questo link).

Ai saluti di benvenuto di Elsa Pasqual di Medici con l’Africa Cuamm e Gilda Rota, responsabile Career Service dell'Ateneo patavino, è seguito un intervento appassionato di Giulia Benedetti, figlia di Irma.

Ha ricordato con commozione il lavoro della madre in un periodo in cui le ostetriche erano ancora "levatrici" e punto di riferimento per le comunità locali, e a condividere con il pubblico una lettura di Zerulya Shalev, per esprimere l'emozione con cui Irma viveva il momento del parto e la sacralità legata alla nascita di una nuova vita.

Far nascere bambini in Tanzania e Sierra Leone

Elisa Cavallarin, classe 1996, si è laureata in ostetricia nel 2018 a Padova e, vinto il Premio Battistuzzi lo stesso anno, ha deciso di partire per il Corno d'Africa, per prestare il proprio servizio a Tosamaganga, Tanzania. A distanza di un anno, Elisa ha voluto condividere con i presenti la propria esperienza umana e professionale.

Un'esperienza non facile, sotto molti punti di vista: un piccolo ospedale di un piccolo villaggio, ma con un numero di parti analogo a quelli di Padova, circa una decina al giorno; lavorare con risorse molto ridotte, in mancanza di anamnesi e test precisi e dettagliati, spesso con una barriera linguistica che distanzia l'inglese imparato a scuola dal pidgin tanzano, e l'inglese di chi è più colto dallo Swahili della maggioranza della popolazione, rendendo la comunicazione con le pazienti spesso ardua.

Ma anche l'esperienza di una cultura dove il parto viene vissuto con molta spontaneità, dove il contatto manuale rimane il primo strumento di analisi della condizione del nascituro, una gestione diversa dell'essere team sanitario, le lezioni di Swahili, le molte amicizie strette con le persone del luogo.

Elisa Cavallarin, vincitrice della II edizione del Premio Battistuzzi, ha svolto il suo tirocinio nell'ospedale di Tosamaganga in Tanzania

"E' stato totalizzante, immersa in una cultura che non conoscevo e che ho imparato a comprendere fino a farne parte. Dal punto di vista professionale, ho svolto diversi interventi mai fatti in Italia: ho iniziato a seguire travagli e parti fisiologici in autonomia, ho collaborato nella gestione delle emergenze, sono stata in sala operatoria e molto altro. La realtà di un ospedale africano è diversa dalla nostra: stesse priorità, ma possibilità, mezzi, e risorse più complessi e spesso insufficienti. Per alcune cose lo sforzo sembra sempre essere doppio. Poi invece ci sono le cose semplici, belle, spontanee: una mamma che allatta serena, le nonne che le portano il cibo, la solidarietà tra le pazienti, i mille colori delle stoffe, i sorrisi, gli "asante" (grazie) e gli abbracci, la pioggia, l'arcobaleno, i tramonti".

Ma non è in Tanzania che la vincitrice di questa edizione andrà a svolgere il suo tirocinio, bensì nel paese cui ci ha introdotto la dottoressa Francesca Tognon, medico igienista e volontario per Medici con l'Africa Cuamm.

Francesca è intervenuta in Sierra Leone, che detiene il triste record di paese con il più alto tasso di morti per parto del mondo. Lo staff di Cuamm ha quindi elaborato un modello per capire le cause dei decessi, individuandolo la criticità nella difficoltà delle future mamme a raggiungere i luoghi di cura, date le scarse infrastrutture e le condizioni idrogeologiche del territorio.

Francesca e i colleghi hanno quindi elaborato e implementato un sistema di trasporti, con jeep posizionate in punti strategici e personale addestrato a gestire con versatilità le situazioni avverse, garantendo a un numero sempre maggiore di donne il raggiungimento dei centri sanitari in tempo utile.

Francesca Tognon, medico igienista di Medici con l'Africa Cuamm

Greta Beltramini: la vincitrice 2019

Proprio in Sierra Leone Greta scenderà in campo, con tutte le difficoltà e le opportunità connesse.

Greta ha ricevuto il premio, fra gli applausi del pubblico e l'entusiasmo dei genitori presenti, da Giulia Benedetti. "Spero di portare qualcosa di mio, un aiuto per il posto dove andrò - ha dichiarato la vincitrice - ma sono anche sicura che questa esperienza mi darà tanto, a livello personale e professionale".

Non possiamo che augurarle il meglio, perché possa portare il suo contributo alla tutela di donne e bambini e acquisire un valore aggiunto per il servizio che in futuro porterà anche qui in Italia.

L'incontro si è poi concluso con la visita guidata alla mostra “Incontro e Abbraccio nella scultura del Novecento da Rodin a Mitoraj“,  curata dal prof. Alfonso Pluchinotta e dalla prof.ssa Maria Beatrice Autizi.

Promossa da Fondazione Salus Pueri, la rassegna vede il patrocinio, tra gli altri, di Associazione Alumni, l’Università degli Studi di Padova e i Dipartimenti di Salute della Donna e del Bambino e di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione.

Greta Beltramini, vincitrice della III edizione del Premio Battistuzzi; a destra, il momento della premiazione assieme ad Alvise Benedetti e Giulia Benedetti

Rassegna stampa

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