I vincitori della III edizione del Premio Luca Ometto si raccontano: conosciamo meglio Filosa Clara, Musetti Marzia, Scudieri Vincenzo

7 Ottobre 2022 Associazione Alumni_admin Categories news

Si è da poco conclusa la terza edizione del Premio intitolato alla memoria di Luca Ometto, giovane imprenditore padovano, precursore della digital economy nell’editoria, mancato per glioblastoma a soli 41 anni: il premio è promosso dall’Università di Padova, in collaborazione con l’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova, grazie al sostegno dell’Associazione Luca Ometto Onlus e di Unicredit Spa.

Quest’anno, sono stati premiate tre tesi magistrali di alto valore che si sono distinte per aver trattato il rilevante tema della trasformazione digitale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.

In attesa della cerimonia di premiazione, prevista il giorno 10 ottobre 2022, conosciamo meglio i vincitori!

Filosa Clara

Qualcosa su di me

Sono Clara Filosa, nata a Padova, classe ’97. Ho studiato sia alla triennale che alla magistrale all’Università di Padova, prendendo il titolo triennale in Economia e quello magistrale, nell’Ottobre 2021, in Imprenditorialità e Innovazione, con un corso in inglese erogato dal Dipartimento di Scienze economiche aziendali. Attualmente sono una dottoranda in Ingegneria Gestionale all’Ateneo di Padova, e il mio tema di ricerca riguarda l’analisi del processo di “digital servitization” delle imprese manifatturiere. Mi piace studiare ed è per questo che ho continuato il mio percorso di studi e di ricerca anche dopo il termine della laurea magistrale e mi piacerebbe proseguire con la carriera accademica.

La precisione e la testardaggine sono le caratteristiche che credo mi contraddistinguono. Speso infatti mi ripeto che “se insisti e resisti, raggiungi e conquisti”, per ricordarmi che con costanza e dedizione si possono ottenere grandi risultati e che anche un piccolo passo avanti può fare la differenza. Questo, a parer mio, si applica a tutto, anche ai temi di digitalizzazione e di sostenibilità: se si vuole un risultato, l’impegno è la chiave di tutto.

Elaborato di tesi magistrale premiato

La tesi ha un focus sull’economia circolare (EC) e su come le tecnologie digitali possano facilitare l’applicazione dei principi su cui questa logica economica si basa. La digitalizzazione, infatti, può aiutare a monitorare delle risorse e nella generazione di dati in tempo reale, utilizzati per migliorare la progettazione del prodotto; monitorare i prodotti e fornire supporto tecnico; ottimizzare l’utilizzo del prodotto, minimizzando lo spreco delle risorse; favorire un periodico aggiornamento del bene, facendo sì che l’utilizzo sia prolungato; e consentire l’esecuzione di strategie di recupero. Anche la collaborazione aziendale ha un ruolo nella transizione verso l’EC. Tre sono le forme di collaborazione identificate: una interna, per cui le funzioni aziendali devono integrare le competenze per una piena diffusione dell’EC; le altre due, esterne, si riferiscono alla collaborazione della catena del valore, poiché la comprensione condivisa delle questioni ambientali è essenziale; e a quella tra industrie differenti, basata sullo scambio di scarti, che per l’altra parte sono invece input.

Obiettivo dell’Agenda ONU 2030 trattato e strategie da perseguire

La tesi fa riferimento a 4 obiettivi (12,13,14 e 15) dell’Agenda 2030 dell’ONU, il cui raggiungimento è facilitato dall’attuazione dei principi e delle strategie di EC. Il compimento di questi obiettivi favorisce l’Obiettivo 9 “Costruire infrastrutture resilienti, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e promuovere l’innovazione” e, in generale, facilita il raggiungimento di tutti i 17 SDGs. L’EC spinge a cambiare mentalità, considerando l’impatto delle nostre scelte, e a cercare soluzioni per un mondo sostenibile. Perché il cambiamento sia effettivo, le imprese giocano un ruolo chiave; tuttavia, la transizione inizia dal singolo: un’azione banale (come capire da dove provengono i cibi e i prodotti che compriamo e valutare bene i nostri acquisti, o gettare un rifiuto nel giusto contenitore, magari perdendo pochi secondi per sciacquare il barattolo dello yogurt) può innescare un meccanismo di maggior consapevolezza delle nostre azioni e, dunque, la ricerca di un costante miglioramento per mondo più sostenibile.

Un consiglio a tutti gli studenti e studentesse che vorrebbero intraprendere lo stesso percorso

Ho davvero apprezzato il mio percorso universitario, potendo usufruire di un programma molto ben studiato e professori molto preparati, che mi hanno permesso di conoscere e approfondire tematiche diverse e ugualmente importanti. Un consiglio che mi sento di dare è di vivere e godere a pieno di quello che l’università offre (cosa che per me non sempre è stata possibile, a causa del Covid), considerando questo percorso come un’enorme possibilità di crescita personale, di cui io sono grata.

Musetti Marzia

Qualcosa su di me

Marzia Musetti classe ’95 nata a Torino, ho studiato Scienze e Tecniche Psicologiche all’Università di Torino e ho conseguito a pieni voti la laurea Magistrale in Psicologia sociale, del lavoro e della comunicazione presso l’Università di Padova. Durante il percorso universitario a Padova ho avuto l’onore di collaborare alla realizzazione di progetti di ricerca presso il JDMLab, un laboratorio di ricerca dove sotto la guida della Dott.ssa Marta Caserotti e del Prof. Enrico Rubaltelli ho indagato i temi della psicologia delle decisioni ambientali. Nel 2017 avevo deciso che avrei voluto contribuire nel mio piccolo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e ho voluto perseguire questo scopo prima nella ricerca ed attualmente nel campo della comunicazione ed educazione ambientale nelle scuole dove seguo progetti digitali e non presso l’HUB2030 di Torino dove lavoro come Project Manager.

Elaborato di tesi magistrale premiato

I risvolti di quello che acquistiamo si vedono ovunque e hanno effetti devastanti nelle nostre città e più in generale sul clima. La responsabilità è di tutti noi, ma le persone che si trovano in una situazione di scarsità di denaro possono aver maggiori difficoltà a valutare i propri acquisti con un’ottica a lungo termine. La tesi di laurea indaga la scarsità, ossia la percezione soggettiva di non avere abbastanza risorse, e le decisioni di acquisto ecologiche. La scelta di acquistare qualsiasi prodotto è frutto di diversi fattori, in questa ricerca si è preso in considerazione i fattori ambientali, economici e temporali della decisione.

Obiettivo dell’Agenda ONU 2030 trattato e strategie da perseguire

Ho trattato l’obiettivo 11 dell’Agenda 2030. In particolare in questa ricerca lo scopo di fondo era quello di cercare una possibile soluzione al problema dei rifiuti dato dalla grande quantità di oggetti usa e getta che si possono acquistare nelle città. Una possibile soluzione è stata sperimentata in questa ricerca. Si è cercato di informare i partecipanti dei costi a lungo termine dei loro acquisti economici ma fortemente inquinanti e di come la scelta di prodotti più ecologici non sia solo migliore dal punto di vista ambientale ma anche economico.

Un consiglio a tutti gli studenti e studentesse che vorrebbero intraprendere lo stesso percorso

Il primo consiglio che mi sento di dare a chi vuole seguire un percorso di studi in psicologia è quello di non fermarsi agli ambiti tradizionali ma esplorare le nuove applicazioni e prospettive della materia negli ambiti più disparati. Il secondo consiglio è quello di cercare occasioni per mettere in pratica quello che si è studiato ed infine di scegliere un obiettivo e dedicarvisi anima e corpo.

Scudieri Vincenzo

Qualcosa su di me

Mi chiamo Vincenzo Scudieri; sono nato a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, classe ’92. Ho frequentato il corso di studi di Ingegneria Chimica conseguendo la laurea triennale presso l’Università degli Studi di Salerno e la laurea magistrale in Ingegneria Chimica e dei Processi Industriali presso l’Università degli studi di Padova. Tra i vari interessi che coltivo vi è l’arbitraggio; tale passione è nata circa una decina di anni fa e ha sviluppato in me un senso di responsabilità. Proprio a partire da quei momenti ho compreso l’importanza della presenza di uno spazio verde entro cui poter trascorrere del tempo, oltre che quanto sia fondamentale il legame che intercorre tra uomo e natura.

Un altro ambito per cui nutro particolare interesse è la tecnologia. Crescendo, infatti, ho compreso l’importanza della stessa nelle azioni quotidiane del singolo individuo. L’implementazione e l’evoluzione della tecnologia hanno permesso di ottenere ottimi risultati in vari campi, a partire dall’aiuto nelle piccole cose della vita di ogni giorno fino ad arrivare al settore scientifico, in cui la tecnologia ha portato alla risoluzione di problemi che inizialmente sembravano essere insormontabili. È proprio in questo ambito che si colloca la mia tesi.

Elaborato di tesi magistrale premiato

In tale tesi ho sviluppato un gemello digitale in grado di prevedere gli impatti ambientali associati ad una specifica produzione ancor prima che essa stessa avvenga. Ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) di Padova coordinato dal Prof. Manzardo e l’azienda FITT S.p.A. situata a Sandrigo (VI). Una delle metodologie che valuta gli impatti ambientali di un prodotto o di un servizio lungo il suo intero ciclo di vita si chiama Life Cycle Assessment (LCA). Essa presenta, tuttavia, un grande limite: quello di quantificare solo a posteriori gli impatti sull’ambiente di un prodotto o servizio, a partire dal consumo di materie prime e dalle emissioni effettuate. In tale contesto si colloca l’industria 4.0 con l’utilizzo di “Digital Twins” (gemelli digitali), rappresentazioni virtuali di una specifica macchina o di un intero processo fisico. L’utilizzo di un gemello digitale può portare numerosi vantaggi, come un maggiore controllo sul processo produttivo ottimizzando la produttività, prevedendo e diminuendo, al contempo, gli impatti ambientali.

Obiettivo dell’Agenda ONU 2030 trattato e strategie da perseguire

La tesi fa riferimento all’obiettivo 9 dell’Agenda 2030: “innovazione e infrastrutture: costruire infrastrutture solide, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione”. Lo scopo di tale tesi è quello di aumentare nel piccolo/grande imprenditore la consapevolezza rispetto ai benefici ambientali derivanti dall’ammodernamento delle strutture già esistenti, verso un’industria 4.0 che possa rendere le stesse più sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare ed una adozione di tecnologie più pulite e rispettose dell’ambiente durante i processi industriali. Affinché ciò possa essere possibile, è necessario che lo sviluppo della tecnologia vada di pari passo con il rispetto per l’ambiente, fino ad arrivare ad una sinergia tra i due ambiti.

Un consiglio a tutti gli studenti e studentesse che vorrebbero intraprendere lo stesso percorso

Tutto ciò che concerne l’aspetto ambientale e la sua salvaguardia sia estremamente importante; bisogna prendere atto dell’esauribilità delle risorse a disposizione e delle modalità con cui si possa cercare di limitare i danni, a partire dalle piccole azioni quotidiane. Consci di ciò, è essenziale credere nelle proprie idee e portarle avanti: ognuno di noi può fare la differenza per la salvaguardia ambientale. Cito un motto che mi accompagna da sempre: “Never, never, never give up”. Se credete in qualcosa, fate tutto il possibile per conseguirla senza mollare mai!

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