Massimo Pegoraro, Presidente Provinciale di SNA – Padova, ci racconta i temi dei premi di laurea “Pierluigi Manzoni”
Massimo Pegoraro è nato nel 1958 a Padova e dopo la laurea in Scienze Politiche si è accostato al settore assicurativo.
Dopo essere divenuto Agente di Assicurazioni nel 1987 con l’iscrizione alla Sezione I^ dell’Albo Agenti, è subentrato ben presto come titolare nell’agenzia paterna, sposando dal 1988 l’affidabilità del Gruppo Zurich.
È intermediario assicurativo di riconosciuta esperienza e professionalità iscritto alla Sezione “A” del RUI come responsabile dell’attività di intermediazione della società Pegoraro Srl che ha costituito nel 1994 con Giovanni Tammone con il quale condivide impegno e serietà.
In questi anni ha implementato le sue conoscenze professionali con numerosi corsi, non ultimo il master di “Risk Management” presso l’Università Bocconi di Milano, ed è stato insignito più volte del premio “Artimino”, un riconoscimento annuale che Zurich dedica alle 30 migliori Agenzie della rete.
È iscritto dal 1988 al Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione e dal 2020 ricopre la carica di Presidente Provinciale, inoltre è socio dal 1990 dell’Unione Europea degli Assicuratori, un’associazione che raccoglie 800 tra le maggiori Agenzie di Assicurazione italiane.
Buongiorno Massimo e grazie per la disponibilità. Ci può raccontare come mai avete scelto di proporre un premio di Laurea e da cosa sono nati i temi proposti?
Prima di rispondere alle domande desidero ringraziarvi per l’attenzione che ci riservate e dello spazio che ci viene offerto.
I Premi di Laurea che abbiamo fortemente voluto e realizzato, in collaborazione con la vostra Associazione, da un lato vengono alla luce per ricordare la figura rappresentativa e molto amata dagli Agenti di Assicurazione della Provincia di Padova di Pierluigi Manzoni, presidente per circa 30 anni della Sezione Provinciale di Padova del Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione (SNA).
Una persona ed un collega che ha lasciato un segno indelebile come rappresentante della nostra categoria e come professionista del nostro settore.
D’altro canto il Premio Manzoni ha lo scopo di accendere i riflettori sulla figura dell’Agente di Assicurazione; una figura professionale fondamentale per lo sviluppo vero e di lungo periodo del settore assicurativo.
È un professionista in grado di fornire una consulenza qualificata al mercato e un imprenditore capace di tessere relazioni e gestire risorse.
Un intermediario d’assicurazioni perfettamente in sintonia con la normativa europea e nazionale, che esprime un valore unico e irrinunciabile per l’intera offerta assicurativa nel nostro Paese.
Nel sentire comune e nella catena del valore della distribuzione dei prodotti assicurativi è stato per lungo tempo considerato l’espressione commerciale delle Compagnie d’Assicurazione.
Solo negli ultimi anni, a partire dalla riforma Bersani, ha cominciato a prendere una forma indipendente di consulente e facilitatore delle scelte del cliente.
Questa evoluzione si è però inserita nella quarta rivoluzione industriale che sta spianando la strada a trasformazioni che stanno sconvolgendo radicalmente quasi tutti i settori aziendali.
Oggi più che mai, per effetto dei cambiamenti tecnologici, economici e sociali, anche l’attività assicurativa e la figura di Agente di Assicurazione è chiamata a modernizzarsi.
Il ruolo della professione di agente rischia però di subire passivamente l’evoluzione dello scenario di mercato e soprattutto le politiche delle compagnie mandanti.
Riflettere ed indagare su questi temi con l’aiuto dell’Ateneo abbiamo ritenuto fosse una necessità ed una opportunità per il nostro futuro.
Con questo bando non si intende indagare semplicemente i prodotti assicurativi… ci può spiegare quali sono gli argomenti centrali?
Il nostro obiettivo è indagare sul ruolo della figura professionale dell’Agente d’assicurazione e sulle attività che questa figura imprenditoriale è chiamata a realizzare in questo processo di modernizzazione.
Siamo quindi interessati a comprendere quale sarà il nostro futuro, il modo in cui i cambiamenti tecnologici, economici e sociali impattano sull’organizzazione e la gestione delle attività assicurative e sulla professione dell’intermediario.
Molti sono gli aspetti da analizzare a partire dalla rivoluzione concettuale dettata dai big data, un’innovazione e un progresso tecnologico che tende a valorizzare il lavoro dell’uomo e le capacità di fornire una consulenza.
La produzione sociale di ricchezza va sistematicamente di pari passo con la produzione sociale di rischi e il bisogno di sicurezza cresce assieme ai rischi stessi.
In questo contesto la funzione dell’Agente d’assicurazione diventa centrale per dare risposte ai pericoli prodotti sistematicamente dal processo di sviluppo.
Che tipo di elaborati vi piacerebbe o vi aspettate di ricevere?
Ci auguriamo in primo luogo di destare curiosità e di far avvicinare i giovani alla nostra professione.
I loro elaborati saranno quindi la cartina tornasole di questa nostra iniziativa che in Italia conta pochi precedenti.
Gli studenti rappresentano il nostro futuro, la nostra categoria ha bisogno di esperti e tecnici specializzati, di competenze e ruoli altamente professionali per accrescere il valore del ruolo sociale dell’intermediario assicurativo professionale e la propria funzione nell’ambito dell’innovazione, senza tralasciare l’aspetto umano al fine di distinguere quello che il mercato offre da quello di cui la società ha bisogno.
Quanto conta la conoscenza dei temi legati al rischio e alla psicologia nel vostro lavoro?
Forse ho anticipato questa domanda!
Direi molto; come ho già affermato, il bisogno di sicurezza cresce assieme ai rischi e questi si affermano con lo sviluppo tecnologico.
Una professione, quindi, capace di esprimere competenze altamente professionali capaci di dare risposte al bisogno di sicurezza, ha ed avrà un ruolo sempre più importante nella società.
Questo si evidenzia nel settore previdenziale e assistenziale, nelle propensioni al risparmio e all’acquisto di beni previdenziali in relazione alla costante crescita dell’invecchiamento della popolazione ma anche nella percezione delle esigenze di protezione del patrimonio per le conseguenze dell’aumento, ad esempio, degli eventi catastrofali e dei rischi legati alla responsabilità civile e professionale delle attività svolte, sotto il profilo psicologico, organizzativo, statistico, economico e finanziario.
Perché un giovane laureato dovrebbe approcciarsi oggi al mondo assicurativo?
Un giovane dovrebbe approcciare alla nostra professione perché l’innovazione ed il progresso tecnologico sono i fattori economici che tendono a valorizzare maggiormente il lavoro dell’uomo.
Le idee, l’innovazione e le nuove tecnologie non solo tendono a valorizzare il lavoro umano, ma sono anche componenti fondamentale di un’economia libera.
Come avevamo proposto nell’incontro con gli studenti dal titolo “L’influencer che ti rAssicura” la nostra attività avrà una evoluzione ed un futuro garantito se è vero come è vero che la produzione sociale di ricchezza va sistematicamente di pari passo con la produzione sociale di rischi.
Una professione, quindi, capace di proporre soluzioni a come minimizzare e canalizzare gli effetti dei rischi e dei pericoli prodotti sistematicamente dal processo di modernizzazione, ha ed avrà un ruolo sempre più importante nella società.
Un ultimo incoraggiamento per chi vorrebbe candidarsi per i Premi di Laurea
A tale proposito posso portare la mia esperienza di quando ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo delle assicurazioni.
Studiavo all’Università di Padova e per avere una indipendenza economica ho iniziato la mia attuale attività come produttore nella Agenzia di Assicurazioni di mio padre.
All’imbarazzo iniziale di proporre prodotti di assicurazione senza esperienza e con limitate competenze è subentrato l’interesse per la realizzazione di contratti e servizi capaci di dare risposte rapide e personalizzate ai bisogni di protezione e sicurezza dei clienti.
Questo mi ha permesso di specializzarmi ed appassionarmi ad alcuni settori del vasto panorama assicurativo.
Questa è infatti una attività che spazia in molti settori e disciplina la copertura di numerosi rischi del mondo economico.
Mi sono reso conto che man mano che facevo esperienza era interessante la sfida di utilizzare bene le risorse disponibili del cliente per soddisfare i suoi bisogni e così dopo oltre 40 anni questo lavoro mi piace e mi appassiona.
La consulenza assicurativa è quindi una attività professionale che necessita di specializzazione competenze, esperienza e la capacità di instaurare relazioni corrette con i clienti.