Michela Carraro, vincitrice del Premio “Maria Paola Belloni” (VII ed.)

31 Ottobre 2023 Associazione Alumni_admin Categories Interviste Medicina, news

Michela Carraro, una laurea magistrale in Biologia Molecolare e un dottorato all’Università di Padova al Dipartimento di Scienze Biomediche, è la vincitrice del Premio di merito “Maria Paola Belloni”.

Ciao Michela, piacere di conoscerti e complimenti per la vincita del Premio!
Raccontaci qualcosa di te descrivendoti con un aggettivo.

Credo di essere una persona piuttosto tenace, in quanto nel corso della mia vita ho sempre cercato di portare a termine gli obiettivi prefissati senza scoraggiarmi alle prime difficoltà.
Questa caratteristica è risultata particolarmente utile per il lavoro da ricercatore, che ti porta spesso a scontrarti con problemi e criticità e quindi occorre una grande forza di volontà per andare avanti e mantenere alto il focus sul proprio obiettivo.

Inoltre, essendo madre di due splendidi bambini questa mia caratteristica mi aiuta ad affrontare anche la sfida quotidiana di gestire al meglio la famiglia ed un lavoro che richiede moltissime energie.

Cosa ti ha avvicinata allo studio di biologia cellulare/molecolare? Hai sempre pensato di specializzarti nel campo mitocondriale?

Fin dai tempi del liceo in cui studiavo i primi fondamenti della biologia, sono rimasta affascinata dalla complessità della vita ed è iniziata così la mia curiosità per i meccanismi molecolari che la regolano.

In generale sono una persona che tende a porsi sempre molte domande sul perché delle cose, e la biologia mi offre un’immensità di opportunità essendo una scienza costellata di infinti misteri da risolvere.
La mia specializzazione nei mitocondri è avvenuta con il dottorato ed è stata un po’ una sfida essendo un campo di cui non mi ero mai occupata prima.
Subito mi sono appassionata a questi organelli che rappresentano la centrale energetica di una cellula, sono l’interruttore che ne determina vita o morte e quindi il loro studio credo sia di notevole rilevanza.

Quali sono state le difficoltà che hai incontrato durante il progetto?

Il mio progetto di ricerca si concentra sullo studio di un particolare fenomeno che avviene nei mitocondri, chiamato transizione della permeabilità mitocondriale, che risulta essere alterato in numerosi contesti patologici dalle distrofie muscolari, alle malattie neurodegenerative e al cancro. Il mediatore di questo fenomeno è rimasto per decenni un mistero fino a quando, anche grazie ai miei studi, abbiamo scoperto che il complesso proteico chiamato ATP sintasi, che normalmente produce il carburante per le nostre cellule (molecole di ATP), ha anche questa seconda funzione.
Per ottenere questi risultati sono stati necessari anni di tentativi e duro lavoro, che fortunatamente ho potuto svolgere in uno dei più accreditati laboratori a livello internazionale su questo particolare campo.

Cosa ti ha trasmesso l’Università di Padova? Quanto ha influito nella tua formazione umana e professionale?

I miei studi all’Università di Padova sono stati fondamentali per avere le conoscenze necessarie ad affrontare con maggiore competenza le tematiche di ricerca.
Inoltre studiare in questo ateneo mi ha dato la possibilità di interfacciarmi anche con studenti stranieri, aspetto che ha fortemente contribuito a sviluppare le mie capacità comunicative ed ha notevolmente arricchito il mio bagaglio culturale.

Cosa significa per te la vincita di questo premio?

Vincere questo importante riconoscimento mi rende molto orgogliosa, motivo per cui ringrazio la Famiglia Regazzo e l’Associazione Alumni per avermi scelto.
Vedere il proprio percorso ed i propri traguardi riconosciuti ripaga appieno tutti gli sforzi e l’impegno sostenuti.

Un consiglio a tutti i giovani alumni che vorrebbero intraprendere un percorso simile al tuo.

Il mio consiglio è quello di non lasciarsi scoraggiare di fronte alle difficoltà, ma di abbracciare le sfide che la ricerca offre con coraggio e determinazione.
Nonostante sia un percorso tutto in salita in cui sono più i fallimenti che vittorie, cogliete da ogni piccolo successo la forza per continuare e per raggiungere i vostri obiettivi.

Inoltre, invito i ricercatori a partecipare, il 29 novembre 2023, ad Alumni Awards, a non sottovalutare il proprio percorso e a lasciarsi sorprendere da inattesi riconoscimenti!

Partecipa ad “Alumni Awards 2023 – Storie di eccellenza” per conoscere Michela e gli altri premiati!

Per leggere altre storie di alumni e alumnae del nostro Ateneo, visita la pagina dedicata!

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