L’Aula Magna di Palazzo Bo: una location ricca di storie

16 Novembre 2022 Associazione Alumni_admin Categories news, Senza categoria

Palazzo Bo, sede principale dell’Università degli Studi di Padova, è senza dubbio il più rilevante edificio pubblico costruito a Padova nel corso del Rinascimento.

Lo scheletro su cui si erge ha però origini più antiche; il Palazzo, infatti, è frutto del raggruppamento di case nobiliari già presenti nel XII secolo.

Nel corso del XVI secolo hanno avuto luogo importanti lavori, che hanno rimodellato gli spazi e consegnato all’insieme medioevale, in particolare alla facciata e al cortile antico, l’elegante assetto rinascimentale che tuttora conserva.

Il radicale intervento è attribuito ad Andrea Moroni, architetto molto attivo in città. All’epoca risale anche la significativa iscrizione, attribuita a Paolo Berni, lettore di umanità greca e latina, che accoglie lo studente che entra nel Bo:

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Tra gli spazi più importanti di Palazzo Bo vi sono il Teatro Anatomico, la Sala di Medicina, la Sala dei Quaranta e l’Aula Magna.

Quest’ultima, sala di rappresentanza dell’Università di Padova, fu sede ed aula di lezione della Facoltà di legge dal Cinquecento all’Ottocento e, in via del tutto eccezionale, fu concessa a Galileo Galilei la possibilità di tenervi le proprie lezioni.

Il suo aspetto attuale risale in gran parte alle modifiche volute dal Rettore Giuseppe de Menghin tra il 1854 ed il 1856 che commissionò a Giulio Carlini la decorazione del soffitto con un’Allegoria della Sapienza, attorniata dalle Scienze e dai ritratti di quattro grandi protagonisti della storia di Ateneo: il giureconsulto Emo tra i fondatori dell’Università, il cardinale Francesco Zabarella, Galileo Galilei e il medico Giovan Battista Morgagni.

Oggetto di numerosi restauri nel corso del tempo, l’aula presenta, a partire dalla risistemazione della parete a mezzogiorno ad opera di Gio Ponti avvenuta nel 1942, il motto dell’Università di Padova:

Universa Universis Patavina Libertas

Una delle cose che più saltano all’occhio all’interno dell’Aula Magna è la quantità di stemmi al suo interno.

Più di tremila tra quelli presenti all’interno dell’Aula e il Cortile Antico, sono testimonianza dei professori, rettori, consiglieri e studenti che trascorsero parte della loro vita all’interno dell’Ateneo Patavino; furono dipinti o scolpiti tra il 1542 e il 1688, anno in cui se ne proibì la consuetudine proprio per la degenerazione a cui questa usanza stava andando incontro.

Fu il Governo Veneto a vietare, a partire dal 1688 la collocazione di nuovi stemmi all’interno del Palazzo Bo, dato che per fare spazio a quelli nuovi (anche di dimensioni mastodontiche) occorreva distruggere quelli antichi, e così la loro importanza storica.

La collocazione attuale degli stemmi non è quasi mai quella d’origine, vi furono infatti molte operazioni di restauro e ricollocamento di questi; una delle più importanti fu eseguita tra il 1930 e il 1940 da Antonio Brillo.

In occasione degli Alumni Awards 2022 abbiamo avuto la possibilità di ammirare con i propri occhi la bellezza di Palazzo Bo, dell’Aula Magna e scoprire qualcosa di nuovo sulle persone che, in questi 800 anni di storia, hanno contribuito a rendere grande l’Università degli Studi di Padova.

 

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