Caffé Pedrocchi (Sala Rossini), Via VIII Febbraio, 15, Padova - 12 Ottobre 2021 - 18:00
Pensare in piccolo per pensare in grande: le nanotecnologie
Chi non ha familiarità con le scienze naturali potrebbe trovarsi in difficoltà a immaginare la scala di grandezza di un nanomateriale: pensate di mettere a confronto una delle nanoparticelle più grandi e un capello umano; il rapporto di dimensioni fra i due è analogo a quello fra l’altezza di un essere umano e la distanza fra i due Poli del pianeta Terra.
Entrare nel mondo del così infinitamente piccolo, così difficile per noi esseri umani da immaginare e concepire, dà le vertigini. Per converso, le aspirazioni riguardo le nanotecnologie non hanno potuto che essere “grandi” fin dagli inizi: le prime teorie prodotte dagli scienziati erano visionarie, e subito sono succedute le applicazioni pratiche nel settore industriale, farmaceutico e biomedico, agroalimentare e tessile, informatico, aerospaziale, energetico ed edilizio.
Ad oggi le nanotecnologie, che operano sulla materia a questo livello, ci permettono già di produrre materiali che, grazie alla loro efficienza, economicità e potenziale innovativo, sono presenti e diffusi nella nostra vita quotidiana: dai tessuti antipiega o antimacchia ai dentifrici sbiancanti, dalle creme solari agli orologi, dagli occhiali da vista ai cosmetici…
Cosa ha portato a un simile successo? Le dimensioni ridotte dei nanomateriali sono rilevanti perché generano proprietà chimiche e fisiche inedite, che non sarebbero altrimenti presenti negli stessi materiali nella loro forma naturale e macroscopica: materiali opachi possono diventare trasparenti (e.g., il rame), gli isolanti possono diventare conduttori (e.g., il silicio), i materiali pregiati per la loro inerzia chimica possono trasformarsi invece in potenti catalizzatori di reazioni (e.g., l’oro).
Il 12 ottobre 2021 ospiteremo il conferimento del Premio “Maria Paola Belloni” (V edizione, 2020) per la ricerca medica, biomedica o farmaceutica, al prof. Vincenzo Amendola, attualmente impegnato con il suo gruppo di ricerca dell’Università di Padova, in virtù del suo progetto di sviluppo di una nanomedicina biodegradabile per la diagnosi e la terapia del cancro. L’evento sarà quindi un’ottima occasione per approfondire i temi delle nanotecnologie e delle loro applicazioni.
L’evento è organizzato da Associazione degli Amici dell’Università di Padova, in collaborazione con Associazione Alumni dell’Università di Padova, nell’ambito del Galileo Festival, settimana della scienza e dell’innovazione.
Programma
Partecipazione
L’evento si terrà il giorno martedì 12 ottobre, ore 18:00, nella Sala Rossini dello storico Caffé Pedrocchi. Le porte verranno aperte al pubblico a partire dalle ore 17:45.
L’accesso è aperto a tutte e tutti gli utenti muniti di Green Pass, previa iscrizione online a questo link.
Al fine di garantire il rispetto della normativa sanitaria, la sala ha una capienza limitata.
Sarà possibile seguire l’evento anche da remoto al link: https://www.youtube.com/watch?v=c8jwEFYbP04
Premio di merito “Maria Paola Belloni”
Il Premio è intitolato in memoriam a Maria Paola Belloni, mancata a febbraio 2015, Presidente di Data Medica Padova S.p.A. e Vice-Presidente dell’Associazione degli Amici dell’Università di Padova, distintasi nel corso della vita come imprenditrice illuminata nel campo della medicina di laboratorio, della diagnostica per immagini, della medicina del lavoro e della formazione nel settore biomedico, nonché come appassionata sostenitrice dei progetti di collaborazione tra Università e mondo dell’impresa in favore di laureati, studiosi, studenti, ricercatori dell’Ateneo patavino.
Il Premio viene promosso dall’Università degli Studi di Padova, grazie al finanziamento devoluto dall’Associazione degli Amici dell’Università di Padova e dalla Famiglia Regazzo, e in collaborazione con l’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova e premia il miglior contributo di carattere originale e dai risvolti applicativi rilevanti per attività di ricerca e/o progetti in ambito medico, biomedico o farmaceutico.
Il premio della 1° edizione fu assegnato nel 2016 al Prof. Massimiliano Calabrese, vincitore della seconda edizione, nel 2017 al dott. Luca Azzolin, allora post-doc presso il Dipartimento di Medicina Molecolare; la 3° e 4° edizione, 2018 e 2019 , rispettivamente assegnate al dott. Gianluca Torregrossa (Robotic Heart Surgery al Mount Sinai Saint Luke Hospital di New York USA) e al prof. Luigi Leanza professore associato del Dipartimento di Biologia.